ATTIVITA’ ESCURSIONISTICA DEL CAI

La sezione di Ragusa del Club Alpino Italiano organizza per domenica 26 febbraio, una piacevole escursione nel territorio siracusano che inizia da Pedagaggi, frazione di Carlentini, e arriva a Ferla, lungo la storica via di collegamento, oggi percorribile solo a piedi. La passeggiata in considerazione presenta una media difficoltà, è lunga circa 11 chilometri e si snoda su strade del demanio forestale e su un sentiero tracciato e segnato. Il primo tratto è in salita con un dislivello di circa 250 metri, in una seconda fase il percorso continua su una zona quasi pianeggiante,  infine, l’ultimo tratto  con circa 200 metri di dislivello in discesa, conduce al centro di Ferla. La partenza da Pedagaggi è prevista per le ore 9 e la durata della camminata è di circa 7 ore, da sottolineare che l’abbigliamento deve essere invernale, che è obbligatorio calzare scarpe da trekking e mettere nello zaino tutto quanto abbia utilità personale. Pedagaggi oggi conta  circa 950 abitanti e nacque come casale feudale tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo,  il territorio circostante ne formava l’omonimo feudo, che  sarebbe appartenuto a Goffredo di Normandia, figlio di re Ruggero I. Nel 1857 la frazione venne annessa al comune di Carlentini, prima appartenente al comune di Lentini, mentre il feudo si estinguerà solo nel 1889, quando il Tribunale di Siracusa sottrae la proprietà al principe Mario Paternò Castello, duca di Carcaci.

L’economia della frazione si basa principalmente sull’agrumicoltura e sulla coltivazione del ficodindia, è da evidenziare la festa di Maria Santissima della Stella, celebrata il 15 agosto, e la rassegna agro alimentare nella seconda settimana di ottobre. L’escursione scorre sulla vecchia regia via in direzione di sud-ovest, ancora oggi alcuni tratti sono piastrellati, un tempo veniva percorsa a piedi da tanti lavoratori dei campi, che tutti i giorni si recavano sul posto di lavoro, percorrendo giornalmente un estenuante tragitto. Si parte dalla contrada Scaletta e si prosegue verso le contrade Murro e Passo di Gola, che si trovano a sud di monte Venere, si attraversa la parte alta di costa Castagna e le contrade Mustarella e piano Croce, con l’arrivo previsto nel medio pomeriggio presso la cittadina di Ferla che conta circa 2600 abitanti. Il nome del paese deriva da una locale pianta e compare durante l’era medievale, ma il centro è ben più antico, e abbondano su tutto il territorio circostante, testimonianze preistoriche, greco-romane e paleocristiane; da notare che lo stemma municipale riproduce l’alberello della Ferula insieme ad un leone, un sole e un’araba fenice. Lunga e complessa è la storia di questo centro, si sa di certo che il terremoto del 1693 distrusse l’abitato e che poi fu ricostruito più in alto con una nuova planimetria, utilizzando molto materiale ricavato dai crolli; oggi le chiese di Sant’Antonio e di San Sebastiano, che sono le principali, testimoniano che anche in questa terra fu forte la presenza cristiana; la loro imponente struttura architettonica in rapporto ad un piccolo centro, e le fini sculture e gli affreschi apprezzabili che contengono, ne fanno un’attrazione anche turistica.

I famosi presepi  e le ricorrenze natalizie, fra tradizione,folclore e fede, sono noti in tutta la Sicilia sud orientale. Non mancano tradizioni gastronomiche e artigianali, il tutto basato su un’economia principalmente agricola, con una produzione di rilievo come  il grano, i foraggi, le olive e le noci e con gli allevamenti presenti sul territorio circostante, come quelli bovino ed ovino. L’escursione di domenica ha una valenza prettamente naturalistica, panoramica e culturale, quindi rappresenta l’occasione, ancora una volta, per scattare foto  e per trascorrere una giornata a stretto contatto con la natura.

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