La consigliera Maria Rosa Marabita, dopo aver dichiarato in Consiglio Comunale il proprio dissenso, da noi condiviso, relativamente alla estromissione dalla vittoria a candidato sindaco di Genova di Marika Cassimatis ed espresso solidarietà verso tutti gli attivisti che lottano per affermare i principi democratici della Costituzione, della trasparenza, della coerenza, della correttezza e dell’onesta, dichiarazione stranamente non rilevata dalla stampa, che peraltro, in precedenti occasioni, non aveva mancato di rilevarne anche il pianto, in questi giorni ha protocollato un Atto di Indirizzo, che di seguito pubblichiamo per informarne la cittadinanza.
Tale Atto di indirizzo è volto a creare le condizioni affinché si possano sollecitare iniziative atte alla creazione di lavoro e di posti di lavoro.
Quanto premesso in considerazione del fatto che il maggior pregio dell’attività amministrativa di questa Giunta è stato quello di aumentare le tasse a dismisura e ridurre proprio i posti di lavoro.
ATTO DI INDIRIZZO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA
CONSIDERATO che la tutela del paesaggio è interesse prevalente su qualunque altro interesse pubblico e privato secondo i principi costituzionali (art. 9), le leggi e la giurisprudenza costituzionale ed ordinaria;
CONSIDERATO che, nello specifico, è interesse della collettività ragusana la preservazione del territorio attraverso proposte realizzabili sia in campo rurale, sociale ed economico;
CONSIDERATO che le campagne del territorio ragusano sono costellate di caseggiati rurali abbandonati e di terreni incolti in conseguenza dello spopolamento delle stesse e dell’abbandono di gran parte delle masserie di piccole e medie dimensioni;
CONSIDERATO che i proprietari di tali immobili non si interessano alla coltivazione dei propri terreni ed hanno anche seri problemi di custodia dei caseggiati rurali, soggetti a crolli, ruberie e vandalismi vari ed in gran parte dei casi totalmente abbandonati a se stessi;
CONSIDERATO che la proprietà, oltre ad essere un bene privato, è anche un bene sociale e di pubblica utilità;
CONSIDERATO che a Ragusa, come ovunque, vi è un elevata percentuale di disoccupazione, ancor di più giovanile, ed indigenza, accentuate dalla crisi economica;
CONSIDERATO, alla luce di quanto sopra, che nel territorio del Comune di Ragusa potrebbero crearsi le condizioni per coniugare masserie abbandonate e terreni incolti con disoccupazione giovanile ed indigenza, dove il Comune potrebbe farsi garante ed interlocutore tra proprietari che non sanno come utilizzare e custodire la loro proprietà e persone, disoccupate o indigenti, desiderose di dedicarsi all’attività agricola, fornendo loro adeguati incentivi economici, utilizzando a tale scopo le royalties del petrolio che, tra l’altro hanno anche la specifica destinazione di fare fronte ai disagi del territorio e di rilanciarne le attività economiche ed agricole;
PROPONE ED IMPEGNA
L’Amministrazione Comunale ad avviare uno studio circa la fattibilità di una tale iniziativa accertando, previo censimento degli immobili rurali abbandonati e dei terreni incolti, la disponibilità dei proprietari degli stessi e renderli fruibili e la disponibilità a coltivarli di giovani disoccupati ed indigenti desiderosi di dedicarsi all’attività agricola, utilizzando per gli incentivi economici le royalties del petrolio ed altre entrate a disposizione del Comune, dando, in tal senso, mandato agli uffici competenti.