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Atto vandalico contro il dottor Giuseppe Raffa: un possibile segnale intimidatorio
16 Dic 2024 12:23
Il dottor Giuseppe Raffa, coordinatore dell’ambulatorio antibullismo dell’Asp 7, noto per il suo impegno nel trattare temi delicati e di rilevanza sociale, è stato vittima di un episodio vandalico che ha il sapore di un gesto intimidatorio.
L’episodio
Nella notte, alcuni vandali hanno colpito deliberatamente la sua auto, lanciando uova contro la vettura. Un’azione apparentemente semplice, ma che assume un significato inquietante, suggerendo un messaggio di natura paramafiosa.
Il dottor Raffa ha scelto di rendere pubblico l’accaduto attraverso il suo profilo Facebook, denunciando il fatto e sottolineando l’intento intimidatorio del gesto.
Giuseppe Raffa è una figura di spicco nella lotta contro il bullismo e nel trattare argomenti difficili e talvolta scomodi. Il suo impegno, che spesso si traduce in riflessioni forti e dirette, può aver infastidito qualcuno, spingendo a questo gesto vandalico.
Il messaggio del dottor Giuseppe Raffa
“Occuparsi di violenza giovanile, di genere, di violenza in generale è gratificante, professionalmente e umanamente parlando. Ma può essere pericoloso, come più volte mi è stato detto. E forse è così. Dopo un paio di “strane” effrazioni alla mia auto, parcheggiata davanti casa mia, in via Firenze, a Vittoria , la mia città, qualcuno cui non piace il mio impegno a fianco dei più deboli, è evidente, ha pensato bene, anzi male di alzare il tiro e di intimidirmi con l’atto vile e meschino di abbandonare delle uova sul parabrezza, come si vede dalla foto. Uova, come quelli che certi delinquenti lanciano contro la polizia, i tutori dell’ordine, i rappresentanti della legalità. È solo una coincidenza? È la terza volta che accade. E anche l’ultima. La mano incivile, vile e meschina non sa (o se ne frega) che il mezzo oggetto della sua frustrazione è parcheggiato di fronte ad un paio di telecamere, che certamente hanno ripreso tutto. Pertanto, stamattina mi sono recato in Commissariato dove ho sporto denuncia contro la mano vile che, ne sono certo, resterà ignota ancora per poco. Sappia la stessa che intimidire me con atti del genere è impresa impossibile e inutile. Io non mi fermo. La mia lotta costante, certosina, indefessa contro le violenze tra i giovani e sui giovani non si ferma. Anzi, da domani raddoppierò le mie energie, il mio impegno e la mia dedizione a sostegno di chi soffre, a fianco dei giovani bullizzati, delle famiglie sole, delle scuole di buona volontà”.
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