Da una parte l’assessore, ironico, che se la ride sulla testa dei ragusani, dall’altra le sue politiche “lacrime e sangue” alla stessa stregua del peggior tecnocratismo europeo che stanno uccidendo l’economia della nostra comunità. E la cosa che più ci dispiace, ancor prima di controreplicare alle sue dichiarazioni, è che l’assessore al Bilancio, Stefano Martorana, ha sposato al meglio quello che è ormai atteggiamento comune di chi professa, tra i pentastellati ragusani, di essere il nuovo e invece si riscopre assolutamente in linea con i dettami di quella casta che dice di avversare. Martorana, infatti, con l’aggravante di non essere mai stato eletto, resta attaccato alla poltrona nonostante, ormai, da tempo, la Giunta municipale non abbia più i numeri per governare, andando avanti a spizzichi e bocconi. Il potere per il potere e non il potere per il cambiamento. Ma ormai questo è noto a tutti”. E’ quanto asserisce il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario D’Asta, in risposta alle dichiarazioni dell’assessore che, evidentemente piccato, ha replicato con una punta di stizza oltre che di veleno all’annuncio dell’odg che sarà presentato dai Dem sulla pressione tributaria subita dai cittadini e dalle imprese di Ragusa con riferimento agli accertamenti Tarsu-Lamco e alle tariffe Tari. “Diciamo subito che, intanto, Martorana cerca di addomesticare i fatti – continua il capogruppo Pd – a proprio uso e consumo. Perché se è vero che il progetto dell’anagrafe immobiliare risale alla precedente Amministrazione comunale, è altrettanto vero che è stata quella attuale a darvi attuazione ed applicazione con dei criteri e con un accanimento che ha creato, e sta creando, non pochi disagi ai cittadini e alle imprese. L’accanimento con cui questi accertamenti sono portati avanti ha determinato situazioni di scompenso straordinari. Se fosse possibile configurare la crudeltà tributaria, ecco, riteniamo che l’attuale Amministrazione comunale la incarnerebbe perfettamente con il proprio modus pensandi ed operandi. Con riferimento, poi, alla tassa dell’acqua, Martorana rimanda tutto ai vertici dei Governi nazionale e regionale. Ma, ci chiediamo, che cosa ha fatto l’assessore con delega, cosa ha fatto l’intera Giunta municipale per intercettare fondi a livello europeo, così da utilizzarli in determinati progetti alternativi energetici, come ad esempio un grande impianto fotovoltaico, per fare in modo che le bollette possano scendere? Cosa ha fatto per affrontare e risolvere il problema della dispersione idrica che fa registrare oggi percentuali elevatissime? Cosa ha fatto per affrontare il problema dell’allaccio abusivo? In 3 anni e mezzo nulla di tutto ciò. Solo bravi ad accusare questo o quello. Ma di fatti ne abbiamo visti pochissimi. E, così facendo, è vero che i costi crescono. Di fatto oggi le bollette rincarano a volte anche del 900%. La Giunta grillina, poi, è quella che, e in questo caso sì che abbiamo continuato a bussare ai nostri referenti a Palermo e a Roma, per fare in modo che potessero essere stabilite le regole per drenare i fondi in città, negli ultimi tre anni e mezzo ha potuto gestire qualcosa come 60 milioni di euro di royalties che, in tempi come quelli attuali, non sono certo bruscolini. E’ a questo governo regionale, con tutte le pecche del caso, e a questa maggioranza all’Ars che si deve l’aumento dell’aliquota delle royalties sulle perforazioni. Se fosse per loro, i grillini, non avremmo avuto nulla di tutto questo dato che sono contrari alle perforazioni. E poi, ancora, ci spieghi l’assessore Martorana perché le aliquote tributarie risultano essere quasi alle stelle al pari di Comuni che sono stati in dissesto mentre, ancora per ora, l’ente di palazzo dell’Aquila gode di buona salute dal punto di vista finanziario. Da segnalare, non per ultimo, le altre cartelle retroattive di cinque anni sui calcoli dell’Imu 2011. E’ un continuum di tasse e controtasse. I grillini hanno perso il contatto con la realtà e non si rendono conto di quanto male stiano facendo alla nostra comunità. La verità è che stanno mettendo da parte un tesoretto o, meglio, un tesorone, per cominciare la campagna elettorale. E farlo sulle spalle dei nostri concittadini è improduttivo per il danno arrecato alle famiglie e alle nostre attività produttive. Ecco, ancora una volta l’assessore Martorana vuole controbattere a distanza. Ma noi, in Aula, faremo valere le nostre ragioni sino a quando non otterremo risultati e traguardi concreti a favore della cittadinanza. Nel frattempo meno male che ieri abbiamo discusso e votato la rottamazione delle cartelle esattoriali, questo sì che rappresenta un atto veramente rivoluzionario, tanto teorizzato da altri e invece attuato da quello che è stato il governo Renzi. Un segnale importante, vero e concreto per tutte le persone in difficoltà. Per concludere, se i nostri ordini del giorno non passano, come ad esempio quello sulla mozione di sfiducia, noi ricordiamo che, considerato che i grillini non hanno più i numeri, eravamo pronti ad andare a casa, rinunciando ai nostri destini personali; se questo non è stato condiviso dalle altre opposizioni e dalla maggioranza, ognuno si assumerà le proprie responsabilità davanti agli elettori. Così come se le assumerà Martorana se questa volta avrà la decenza politica di candidarsi”.