Il 31 marzo 2010 scade il termine per immatricolare i veicoli acquistati entro il 31/12/2009, con il beneficio dell’incentivo statale. Adiconsum – dichiara Gianni Cerruto, Segretario Provinciale – ha segnalato da tempo le molteplici scorrettezze dei Concessionari nella redazione dei Contratti di Vendita, in cui la vaga indicazione della data di consegna è una delle più gravi e ricorrenti. Adiconsum ha notizia che alcuni Concessionari, non riuscendo a immatricolare il veicolo entro il termine stabilito del 31 marzo p.v., esercitino pressioni sul Consumatore perché regoli immediatamente il saldo, SENZA CONSEGNARE il veicolo, pena la perdita dell’incentivo e quindi il consumatore dovrebbe pagare il prezzo pieno del veicolo ordinato. A meno che la circostanza del ritardo della consegna oltre il termine ultimo stabilito dal decreto sugli incentivi sia regolata dal contratto di vendita, tali pressioni sono assolutamente illegittime e ADICONSUM invita i Consumatori a rifiutarle con decisione, e denunciarle all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato come comportamento sleale ai sensi del D.Lgs. 146 del 2/8/2007. Il Concessionario che non riesca ad avere nel suo piazzale il veicolo ordinato, e quindi ad immatricolarlo in tempo utile, può solo rispettare il contratto, cioè consegnare, quando potrà, il veicolo al prezzo contrattuale, al netto dell’incentivo statale; la sola alternativa è rescindere il contratto per inadempienza e restituire al consumatore il doppio della caparra, come previsto dall’articolo 1385 del Codice Civile. ADICONSUM chiede all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di intervenire e sanzionare tali pratiche sleali, che potrebbero anche nascondere immatricolazioni solo sulla “carta”, configurando in tal caso il reato di frode fiscale e un inganno per il Consumatore.