Attualità

Benito Mussolini non è più cittadino di Vittoria. Revocata la cittadinanza durante cerimonia ufficiale

La delibera porta la data del 5 giugno, ma la commemorazione ufficiale è avvenuta oggi, nel giorno in cui ricorrono i 100 anni dall’uccisione di Giacomo Matteotti, ad opera di sicari della Polizia fascista.

Questa sera a Vittoria, nella Sala degli Specchi Ubaldo Balloni, si è svolta la cerimonia pubblica di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. L’assegnazione della cittadinanza onoraria era avvenuta nel 1924, proprio qualche settimana prima dell’eccidio di Matteotti.

La rievocazione storia di Paolo Monello e Andrea Gentile

Nel corso della cerimonia l’assessore Paolo Monello ha rievocato i fatti storici che portarono alla cittadinanza onoraria, ad opera di un commissario prefettizio (poi divenuto sindaco) nominato dopo che l’amministrazione a guida socialista eletta democraticamente nel 1921 era stata costretta alle dimissioni.

Andrea Gentile ha rievocato l’episodio del delitto Matteotti e le sue possibili cause (il discorso pronunciato alla Camera da Matteotti e quello che probabilmente avrebbe denunciato l’indomani in un altro discorso alla Camera riguardante la corruzione del regime fascista.

Giuseppe Scifo, segretario provinciale della Cgil, ha ricordato alcuni momenti della storia di Vittoria e l’eccidio di alcuni braccianti sempre ad opera delle squadre fasciste.

La presidente del consiglio comunale Concetta Fiore ha proposto di portare la delibera di revoca anche in consiglio comunale.

Ha concluso il sindaco Francesco Aiello che ha ribadito come tutte i provvedimenti del ventennio fasciste siano di fatto nulle perché incompatibili con la storia della città e ha fatto riferimento anche ai fatti dell’attualità: le ispezioni al comune di Vittoria, gli scioglimenti, la battaglia per la legalità.

È intervenuto anche il deputato regionale Nello Dipasquale.