Un uomo, un ideale. Un personaggio iconico. Che ha fatto la storia del ciclismo in provincia di Ragusa e anche nel resto della Sicilia. E non a caso fu acclamato presidente del comitato regionale della federazione ciclistica. E’ Giovanni Cannarella da Monterosso Almo, i cui propositi e i cui obiettivi sono perseguiti, ora che ormai da anni è venuto a mancare, dal Gsd Almo 1966 che ne mantiene sempre viva la tensione agonistica, percorrendo in lungo e in largo le strade siciliane sotto il segno del suo nome.
Per non parlare del fatto che ogni anno proprio a Cannarella è dedicato un memorial che in diciotto anni (a maggio si terrà la 19esima edizione a Monterosso Almo) ha saputo proporre in vetrina il meglio di ciò che il ciclismo nazionale ha saputo esprimere.
“E’ per noi un grande onore – dice Giuseppe D’Aquila del Gsd Almo 1966 – mantenere alto il nome di mio nonno che tutti gli appassionati di ciclismo ricordano con affetto e che ha saputo trasmettere a generazioni di giovani ciclisti la passione per lo sport delle due ruote. Ancora oggi fare il nome di Cannarella significa rievocare l’epopea di un personaggio a cui bastava davvero poco per imbastire una competizione, che riusciva a organizzare gare in men che non si dica, con la consapevolezza di raggiungere comunque un obiettivo, quello di divertirsi ma soprattutto di fare divertire.
E’ ovvio che siamo fieri di tenere alto il vessillo di una figura del genere e di cercare di calcare le sue orme. Lo stiamo facendo con la programmazione di questa stagione che, ancorché difficile in quanto contrassegnata dall’emergenza sanitaria, dovrà farci comprendere di che pasta siamo fatti. Noi ce la stiamo mettendo tutta per onorare la memoria di un grande sportivo come Giovanni Cannarella e sono certo che, grazie all’impegno profuso da tutti, riusciremo a regalarci grandi soddisfazioni”.