Si è chiusa con risultati prestigiosi la 36^ edizione della Fiera Agroalimentare Mediterranea, promossa dalla Camera di Commercio negli spazi del Foro Boario di Contrada Nunziata con la collaborazione del Comune di Ragusa (che ha anche investito con intelligenza nel servizio di bus navetta dalla città alla fiera e viceversa, operazione che ha consentito di ridurre i grandi disagi che specie domenica si sono prodotti con le decine di migliaia di visitatori che si sono recati alla FAM), ma anche della provincia di Ragusa, la sponsorizzazione finalizzata della Banca Agricola Popolare di Ragusa come sempre vicina agli imprenditori, ma principalmente con l’adesione entusiasta degli allevatori, dei commercianti, degli artigiani e dei tecnici del mondo agricolo che nella fiera ogni anno vedono l’occasione per un bilancio.
E quello di quest’anno è un bilancio che sui dati della crisi e delle difficoltà del comparto, vuole costruire nuove scelte per il futuro. In tal senso sono arrivati segnali precisi dalla manifestazione fieristica.
Gli animali premiati sono stati quest’anno ancora più di qualità del passato, ed accanto a loro si sono visti ancora più del solito tantissimi giovani che vogliono restare in campagna ed alle aziende della zootecnia vogliono dedicare il loro lavoro per una produzione di carne e lattiero-casearia sempre più di qualità.
I buyers presenti che la Camera di Commercio ha convogliato a Ragusa dalla Germania, dalla Spagna, dalla Francia, dalla Svizzera, e dalla Bulgaria sono rimasti entusiasti in particolare per la produzione dell’olio e del vino e per il prodotto alimentare di nicchia, dai nostri pomodori al cioccolato di Modica, dai sottoli ai formaggi, ed ai salumi.
La ricerca –in uno spazio del meeting sono stati celebrati i dieci anni di attività di certificazione del Ragusano DOP e del Pecorino siciliano DOP da parte del Corfilac- ma anche il rapporto con la scuola, con il consueto successo della gara tra gli studenti degli istituti agrari nella valutazione morfologica degli animali, rappresenta l’altra scommessa per una nuova agricoltura dinamica e di eccellenza.
“Non possiamo che essere soddisfatti per i risultati- sottolinea Giuseppe Cascone, presidente della Camera di Commercio- ma siamo anche molto preoccupati per la tenuta del nostro sistema imprenditoriale che avrebbe bisogno di ossigeno e di nuova linfa, con incentivazioni, interventi strutturali ed infrastrutturali, con linee di credito vincenti, in questo momento di incertezza e che invece assiste ad una sorta di pericolosa latitanza della classe politica regionale”.
Intanto, nel corso della fiera è stato anche annunciato ufficialmente che da parte della Camera di Commercio, per volontà della giunta, a dicembre sarà intitolata al compianto Pippo Tumino la sala Borsa di via Natalelli, uno spazio di esposizione che Tumino volle recuperare in modo confortevole e di qualità durante il suo mandato.