Nella provincia di Ragusa, come in altre aree della Sicilia, si è riaccesa l’emergenza Blue Tongue, un’epidemia virale che sta colpendo duramente il settore zootecnico. La malattia, nota anche come febbre catarrale degli ovini, è causata da un nuovo sierotipo (BTV Sierotipo 8) particolarmente virulento, che si è diffuso in modo rapido dal luglio 2024. Secondo i dati, si registrano 112 focolai nella sola Sicilia, mentre a livello nazionale il numero è salito a 6.005, rendendo la situazione estremamente grave.
Gli allevatori iblei sono particolarmente preoccupati per l’impatto devastante della Blue Tongue, che provoca elevata mortalità, soprattutto tra gli ovini, e riduzione della produzione lattea nei bovini, con gravi perdite economiche per le aziende colpite.
“La diffusione della Blue Tongue sta provocando danni consistenti agli allevamenti ragusani sia ovini che bovini,” ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico di Ragusa, Giorgio Massari, sottolineando come le difficoltà riguardino sia la mortalità degli animali sia le ripercussioni sulla produzione di latte.
La Blue Tongue si manifesta con febbre, difficoltà respiratorie, zoppìe e, nei casi più gravi, aborti spontanei. Il virus, che non è trasmissibile all’uomo, si diffonde tra gli animali tramite insetti ematofagi simili alle zanzare, che pungono gli animali infetti e poi trasferiscono il virus ad altri.
Per la prima volta, la Regione Sicilia ha stanziato fondi a supporto delle aziende zootecniche colpite, in un’azione senza precedenti nel contrasto alla Blue Tongue. Attraverso un emendamento promosso dall’Onorevole Ignazio Abbate e concordato con le ASP regionali, sono stati stanziati:
“Ho ritenuto necessario intervenire per dimostrare vicinanza a un comparto essenziale per l’economia siciliana,” ha dichiarato l’Onorevole Abbate, sottolineando l’impatto devastante della Blue Tongue soprattutto sugli ovini e sulla produzione lattiera bovina. Il finanziamento sarà ufficialmente erogato con un decreto atteso in Gazzetta Ufficiale.
In aggiunta ai fondi regionali, a livello provinciale l’assessore Massari ha avviato consultazioni con allevatori, veterinari e istituzioni per garantire maggiore assistenza agli allevamenti. Un pacchetto di richieste è stato indirizzato all’assessorato regionale all’Agricoltura, includendo il sostegno per la vaccinazione degli animali e l’assunzione temporanea di veterinari per garantire un monitoraggio costante.
Un incontro con i rappresentanti delle aziende zootecniche, tenutosi il 31 ottobre, ha chiarito l’importanza delle vaccinazioni e della limitazione dei movimenti degli animali dalle zone infette per prevenire ulteriori contagi.