BOCCIATO IL PIANO AZIENDALE DELL’ASP 7

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia con ordinanza n. 00608/2016 del 13/09/2016 ha accolto l’istanza cautelare in primo grado avanzata dal Comune di Ragusa avverso il piano aziendale.

Sono state accolte le tesi inserite nel ricorso del Comune di Ragusa che sono state, integralmente, tratte dal lavoro svolto dall’allora Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono. Ragioni e motivazioni molto articolate e specifiche a cominciare dalle inosservanze normative rispetto al DM 70/2015, al ‘Patto per la salute’ e ai Decreti assessoriali di riordino e razionalizzazione delle rete ospedaliera su cui Giovanni Iacono prima, in maniera urgentissima,  da presidente del Consiglio, convocò e ricevette la piena condivisione di tutti i capigruppo consiliari che sostennero pienamente la battaglia comune e che poi, attraverso un lavoro meticoloso e preciso su tutta la normativa del settore, scrisse, nero su bianco, nell’ordine del giorno presentato ed approvato dal Consiglio Comunale con delibera 73 del 22.10.2015.

Tutte quelle motivazioni, non meramente rivendicative ma sostanziali, sono state fondamentali e determinanti per la stesura del ricorso presentato dall’ottima Avvocatura del Comune di Ragusa.

Un lavoro certosino quello dell’allora Presidente del Consiglio Comunale e dei capigruppo consiliari che ne condivisero e sottoscrissero le azioni e che trovarono condivisione piena anche nella cittadinanza attraverso il Consiglio Comunale aperto svoltosi dinanzi all’Ospedale Civile di Ragusa il 5 ottobre 2015 e poi in sede di audizione alla VI Commissione dell’ARS nel duro confronto con il Direttore generale dell’ASP7.

Per l’U.O. speciale di Neurologia, l’.U.O.C. di malattie infettive e tropicali e l’U.O.C. di Otorinolaringoiatria e per tutto ciò che è stato, inspiegabilmente e scelleratamente progettato in termini di smantellamento, dell’Ospedale di Ragusa non ritorna adesso la speranza perché quella, rispetto ad un piano incredibilmente carente di tutti gli indicatori e standard previsti dalla norma e palesemente difforme anche rispetto al modello Hub/Spoke, NOI non l’avevamo mai persa, ma ritorna adesso una maggiore serenità e determinazione per il prosieguo delle nostre sacrosante battaglie rispetto alle decisioni dannose del D.G. e dei deputati regionali che da ‘ispiratori’ e ‘suggeritori’ avevano dichiarato, a Ragusa e a Palermo, quel piano ‘perfetto’ .