Braccialetto elettronico applicato a nove uomini in provincia di Ragusa

Nove decreti di sorveglianza speciale collegati a episodi di violenza avvenuti recentemente, hanno portato all’applicazione, da parte della polizia di stato, all’applicazione del cosidetto “braccialetto elettronico”. Il divieto di avvicinamento con controllo elettronico si aggiunge ad altre restrizioni della sorveglianza speciale, come l’obbligo di rientrare la sera, di uscire al mattino entro una certa ora, e il divieto di frequentare persone pregiudicate o locali pubblici come pub e bar.

In provincia di Ragusa, la Polizia di Stato ha sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nove uomini nel primo trimestre dell’anno, applicando anche il braccialetto elettronico. Questo dispositivo si è rivelato un prezioso strumento di controllo preventivo, già utilizzato dall’autorità giudiziaria nei casi di “divieto di avvicinamento” per persone sospettate di comportamenti violenti nel contesto della violenza domestica.

Le normative sul braccialetto elettronico

Le recenti normative hanno previsto l’uso del braccialetto elettronico anche per le persone cui, su proposta del Questore, viene applicata la sorveglianza speciale con divieto di avvicinamento alla parte offesa. Questo dispositivo permette di rafforzare le procedure di controllo, attivando un allarme presso la centrale operativa della Questura se la persona si avvicina a meno di 500 metri dalla vittima.

Il questore, Dottor Vincenzo Trombadore, ha impartito precise direttive alla Divisione Polizia Anticrimine per valutare la necessità di interventi preventivi, come l’ammonimento e la sorveglianza speciale, in caso di episodi di violenza, come maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali. Queste misure preventive, proposte dal Questore, seguono una procedura rapida presso il Tribunale di Catania, garantendo efficacia e tempestività.

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