Fenomeno brucellosi, ventisei i focolai sul territorio comunale di Ragusa. E’ indispensabile un intervento immediato per evitare che la malattia possa diffondersi. A lanciare l’allarme il circolo Rinascita Democratica del Pd insieme con i consiglieri comunali Mario D’Asta, vicepresidente della commissione Sviluppo economico, e Mario Chiavola, i quali ci tengono a sottolineare che i controlli sono stati avviati dalle autorità sanitarie preposte in maniera efficace con l’obiettivo di contrastare la malattia che colpisce gli allevamenti. “E’ da mesi che l’emergenza è presente sul nostro territorio – afferma il segretario del circolo Tony Francone con D’Asta e Chiavola – ma registriamo l’assenza di interventi da parte dell’Amministrazione a cinque stelle. Ci sarebbero un paio di soluzioni che sottoporremo all’attenzione degli assessorati regionali Attività produttive e Sanità oltre a confrontarci, in merito, con il direttore generale dell’Asp 7, Maurizio Aricò, per gli aspetti di sua pertinenza, ma anche con tutti gli operatori che girano attorno al comparto, ossia con gli allevatori stessi e con l’Ordine dei veterinari. Ci appare necessario, altresì, coinvolgere anche il comandante della polizia municipale. Il problema principale è come individuare i fondi, considerato che ogni abbattimento comporta una spesa di circa quattrocento euro, per contenere il fenomeno e debellarlo in maniera definitiva. Ci saremmo attesi, sinceramente, qualcosa di più dal sindaco Federico Piccitto, trattandosi della massima autorità sanitaria cittadina, almeno per quanto riguarda la valenza del ruolo ricoperto. E invece niente. Ecco perché chiediamo di aprire un tavolo a palazzo dell’Aquila, facendo intervenire gli operatori competenti. E che faccia luce sul fenomeno del randagismo che sta causando la morte di piccoli capi, che attanaglia, insieme con il problema di cui sopra, il comparto”.
D’Asta e Chiavola aggiungono: “Occorre ricordare che, nell’ormai lontano 2008, l’assessore alla Sanità del tempo, aveva previsto l’istituzione di un tavolo tecnico per affrontare a livello regionale il problema della brucellosi. A distanza di 7 anni da quel tavolo tecnico non si conoscono i risultati e nemmeno l’esito, per non dire l’esistenza, delle azioni che avrebbero dovuto essere condivise con le associazioni di categoria. Ci appare opportuno, inoltre, visto che non abbiamo a disposizione studi specifici, sollecitare il potenziamento della veterinaria regionale che diventa indispensabile per potere governare bene questo momento di difficoltà. Il governo nazionale è sensibile alle tematiche in questione e darà certamente un appoggio affinché siano conseguiti gli obiettivi prefissati. Occorre valutare insieme quali azioni intraprendere nell’immediato per fronteggiare l’emergenza sanitaria che incombe sui nostri allevamenti e sulla qualità igienica dei prodotti derivati del latte”.