L’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei r.s.u., disposto dall’Amministrazione alla Ditta Puccia di Modica, è avvenuto il 7 ottobre 2009 con ordinanza nr.1412/OR del 07/10/2009, con la quale l’Amministrazione revoca simultaneamente la precedente ordinanza nr.1629/OR del 31/12/2008 con la quale ordinava alla Ditta Busso di svolgere l’attivita’ di raccolta e trasporto dei r.s.u., nettezza urbana, visto che l’appalto a quest’ultima affidato era scaduto e il bando della nuova gara d’appalto non era stato ancora definito. Le modalità, dettate nell’ordinanza del 7 ottobre 2009, per la disciplina dei rapporti tra Ente e Ditta Puccia Giorgio di Modica, erano le stesse approvate nella determina n°1614 del 14/06/2006 e successiva variante del 16/01/2008, ovvero applicate gia’ alla ditta uscente. In detta perizia di variante e’ fatto obbligo alla ditta di assumere n°102 unità lavorative, gia’ operanti nella ditta uscente, specificando che in aggiunta a dette unità la ditta Puccia e’ tenuto a immettere in servizio , a suo totale carico, un direttore di cantiere. Riguardo all’avvicendamento di imprese nella gestione dell’appalto/affidamento di servizi ed in particolare al passaggio diretto dei lavoratori della ditta uscente a quella subentrante, l’art.6 del CCNL di settore cita che << l’impresa subentrante assume ex novo, senza effettuazione del periodo di prova, tutto il personale in forza a tempo indeterminato..>> In data 9 ottobre 2009, in attuazione del suddetto articolo del CCNL, i sindacati allora presenti CGIL CISL e UIL, stilano un accordo sindacale finalizzato al passaggio dei lavoratori. I centodue lavoratori, full time, dovranno esser assunti dalla nuova ditta, rispettando mansioni, livelli e qualifiche, nonche’ la tipologia contrattuale applicata dall’azienda uscente. Ecco che avviene qualcosa di oscuro, ovvero i lavoratori vengono costretti (presumibilmente dalla triplice sindacale) a dimettersi dalla vecchia ditta, mentre dovevano esser licenziati e contemporaneamente assunti dalla ditta subentrante (sempre secondo l’art. 6 del CCNL), perdendo cosi’ il diritto a mantenere livelli, mansioni e qualifiche. Solo novantacinque di essi vengono assunti a tempo indeterminato e senza rispettare livelli e mansioni, per i motivi succitati, ma ben sette di essi rimarranno senza lavoro fino al 26 ottobre 2009, poiche’ dopo aver effettuato uno sciopero al Comune di Modica, ottengono dei contratti a tempo determinato fino al 31 ottobre 2009(cinque giorni), sempre avallati dalla triplice sindacale, con la promessa(della Ditta Puccia) che il primo di novembre 2009 avrebbe assunto tutti a tempo indeterminato. Cosa che non accadde, poiche’ la Ditta Puccia assunse solo due dei sette lavoratori a tempo indeterminato, rinnovando agli altri cinque il contratto fino al 28 febbraio 2010. Le organizzazioni sindacali non aprirono bocca, per cui i lavoratori si rivolsero al nostro Sindacato Autonomo ISA, per poter richiedere cio’ che loro spettava di diritto e che non avevano potuto ottenere Ad oggi, anche dopo aver effettuato uno sciopero della fame per 3 giorni(15-16-17 dicembre 2009), non abbiamo ottenuto altro se non che quattro di questi cinque lavoratori sono disoccupati, visto che il contratto e’ scaduto il 28 febbraio 2010 e non ancora rinnovato. L’Amministrazione comunale non intende garantire il posto di lavoro e la Ditta Puccia non intende assumerli, mentre i sindacati firmatari dell’accordo non aprono bocca. Dobbiamo anche precisare che comunque non e’ previsto periodo di prova, visto che detti operai hanno gia’ qualificato nelle precedenti esperienze lavorative le proprie attitudini lavorative in questo settore. Tra l’altro, sempre nel suddetto CCNL viene precisato che tutte le eventuali variazioni dell’organico avvenute, anche nei 240 giorni precedenti l’inizio del nuovo appalto/affidamento, qualora l’azienda cessante abbia provveduto a sostituire personale cessato dal servizio con personale assunto a tempo indeterminato, devono essere assunti obbligatoriamente dalla nuova ditta affidataria. Ed ancora nell’art. 11 del predetto CCNL vigente si cita, tra gli altri casi per cui non puo’ essere apposto un termine alla durata di un contratto, anche quello per cui un ‘azienda che non abbia effettuato la valutazione dei rischi a termini del D.Lgs.n.81/2008, ovvero come e’ stato verificato da un sopralluogo effettuato in data 14/12/2009 dalla S.PRE.S.A.L. con verbale .179/09, rilevando un illecito amministrativo per violazione dell’art.29 del suddetto D.Lgs 81/08, relativamente alla mancanza del Documento di valutazione dei rischi nel cantiere di Modica, ragion per cui la Ditta Puccia non poteva assumere nessun lavoratore con contratti a tempo determinato. Le organizzazioni sindacali (cgil-cisl-uil) sfuggono alle nostre richieste di confronto e non danno spiegazioni per le operazioni poco chiare attuate in fase del passaggio di gestione. I dubbi sono cresciuti a dismisura dopo aver parlato con Sindaco, Amministrazione e ditta Puccia, poiche’ abbiamo ricevuto solo notizie contrastanti ed indefinite, facendo presupporre che detto passaggio di gestione avvenuto presso il Comune di Modica il 7 ottobre 2009 non e’ stato effettuato in modo totalmente lecito e trasparente. Il Sindaco, nell’ultimo incontro avuto con la nostra O.S., ove erano presenti pure gli ex-lavoratori,oltre alla Ditta ed al Dirigente, ha affermato che i lavoratori esclusi verranno assunti solamente a discrezione e scelta della Ditta Puccia, “sbraitando” (al sottoscritto ed ai lavoratori disoccupati presenti) di andare via dal suo ufficio e di lasciarlo in pace visto che lui non poteva far nulla. Nulla? Ma niente niente che abbiamo sbagliato ufficio? Eppure avevamo chiesto un incontro con il Sindaco…Se un Sindaco non puo’ obbligare una ditta, affidataria di un incarico comunale (pagati coi nostri soldi) a rispettare totalmente un contratto di affido, ove si cita che i contratti debbano esser applicati pena la rescissione dell’incarico, a chi ci dobbiamo rivolgere? Al giudice del lavoro? Ovviamente lo stiamo gia’ facendo ma i tempi sono lunghi. Alla Procura della Repubblica? Lo abbiamo gia’ fatto, ma anche in questo caso i tempi sono lunghi. A S.E. il Prefetto? Gia fatto pure questo, ma ancora niente! Ed intanto i lavoratori disoccupati che fanno? Secondo voi come trascorreranno la Santa Pasqua le loro famiglie? Le “mpanate” quest’anno come le cucineranno e dove le mangeranno? Io ho pensato di mandarne alcuni a pranzo a casa del Sindaco, altri a casa dei Segretari della “Triplice”, ed i restanti a casa del Sig. Puccia! Auguri di Buona Pasqua e che apporti sensibilità e altruismo nei cuori di “alcuni”.