CALABRESE REPLICA ALL’ASSESSORE SONIA MIGLIORE

“L’assessore Migliore arriva alle minacce e addirittura vuole denunciare il Pd per diffamazione. Ci vuole una bella dose di arroganza e di faccia tosta per fare affermazioni del genere nei confronti di quelli che, oggi avversari politici, sino a qualche mese fa erano suoi compagni di viaggio. E se oggi accade tutto questo è solo perché Migliore ha tradito la coalizione di centrosinistra, approdando alla corte di Dipasquale”. Il segretario del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, replica per le rime alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore comunale alla Cultura. “Per quanto riguarda il carnevale – aggiunge Calabrese – abbiamo già detto tutto e non saranno certo le parole in libertà dell’assessore a salvare il centro storico della nostra città, costretto ad un lento declino da scelte vituperate e dalla mancanza di qualsiasi programmazione. Ora l’assessore Migliore vuole recuperare tutto il tempo perduto con qualche spettacolo improvvisato? Le minacce dell’assessore non ci intimidiscono. E’ un basso profilo quello scelto dalla Migliore che, a quanto pare, non vuole accettare la critica e non vuole utilizzare le argomentazioni politiche per difendersi. La sua voglia di protagonismo, di apparire ad ogni costo, sta creando un danno non da poco al Comune di Ragusa dal punto di vista dello sperpero di risorse pubbliche. Si parla ancora di cifre. Come i 5.000 euro dati all’onnipresente Maurizio Nicastro dal settore Sviluppo economico per una inutile iniziativa come “Ragusa oggi domani” (il resto lo ha aggiunto Cosentini con i fondi della legge su Ibla). Oppure il castello fornito in via del tutto gratuita ad alcuni soggetti che hanno incassato il ricavato delle serate mentre lo straordinario ai dipendenti lo pagava il Comune. E poi ancora il Natale, il Carnevale. E per il momento ci fermiamo qua. Saremmo noi, quelli del Pd, i bugiardi? Bene, assessore, ci quereli e dica al giudice che lamenta la presenza di un partito che ha il solo difetto di non fare opposizione come piace a lei e a qualche suo amico”.

Il segretario del Pd aggiunge: “Noi non infanghiamo nessuno, caro assessore, vogliamo portare avanti il nostro lavoro politico in modo serio e senza trasformismi politici, non come ha fatto lei inventandosi associazioni culturali ad ampia partecipazione pur di arrivare alla gestione diretta del potere politico. E noi non offendiamo chi lavora onestamente. Vorremmo, però, che ad avere l’opportunità di lavorare fossero tutti, attraverso la pubblicazione di bandi o cottimi pubblici e non attraverso l’affidamento diretto ai soliti noti. Per quanto riguarda poi la vicenda Solarino, ci vuole davvero un bel po’ di presunzione politica a parlarne da parte della Migliore. Il sottoscritto, durante la sindacatura Solarino, non governava ma semplicemente ricopriva il ruolo di consigliere comunale di maggioranza, non avendo neppure posti di governo né di sottogoverno. Sfugge all’assessore che la parabola discendente di Solarino prese il via per mano di un partito socialista guidato da un suo caro e stretto parente il quale, non potendo ottenere il posto di componente di Giunta, fece implodere la coalizione, nonostante lo stesso parente ricoprisse un importante ruolo di sottogoverno al Consorzio universitario. Sono però certo che la Migliore ricordi bene quel periodo durante il quale, per qualche mese, ebbe il piacere di essere presente a palazzo dell’Aquila, nel settore Servizi sociali in comando dall’Iacp, ogni mattina. Come è facile notare, la storia la conosciamo tutti e non la si può nascondere. Per tale ragione, chiediamo all’assessore Migliore di impegnarsi a svolgere al meglio il suo lavoro e a non distrarsi più di tanto. Altrimenti correrà il rischio di passare alla storia come l’assessore più chiacchierona e meno produttiva della nostra città”.