“Le decisioni che in queste ore il Governo Nazionale sta assumendo in riferimento alla emergenza profughi determinata dalla crisi libica e, più in generale, per la gestione dell’emergenza legata agli sbarchi in Sicilia sono potenzialmente viziate o addirittura illegittime sotto il profilo formale.” La gravissima denuncia viene dal parlamentare regionale dell’MPA Francesco Calanducci, che ha annunciato la presentazione di una Mozione all’ARS nella quale si affronta in modo ampio il tema della crisi determinata nelle Pelagie dall’imponente afflusso di immigrati di questi giorni e queste ore. Calanducci ricorda, infatti, nel suo Documento di indirizzo, che lo Statuto della Regione, che un atto di valore costituzionale, prevede che il Presidente della Regione partecipi con il rango di Ministro della Repubblica a tutti i Consigli dei Ministri che affrontino e prendano decisioni di rilevante importanza per la Sicilia.
La mozione dell’esponente del MPA affronta ovviamente non soltanto la situazione legata agli sbarchi di profughi e clandestini, ma sottolinea anche la necessità di un ruolo politico della Sicilia e del Governo Siciliano in quanto sta avvenendo. Se da un lato infatti “è evidente che la crisi umanitaria in atto riguarda tutta la penisola e che tutte le Regioni dovranno farsi carico di uno sforzo umanitario” è però altrettanto evidente che la Sicilia, non solo per la sua posizione geografica e la sua storia, ma anche per il suo ruolo strategico in queste ore di conflitto armato, non può essere considerata soltanto una “base di partenza per voli militari e luogo di attracco per barconi di disperati”.
La Mozione presentata da Calanducci, se approvata dall’ARS, impegnerà dunque il Governo regionale a: intervenire con estrema urgenza, presso le Autorità nazionali per rivendicare l’assoluta necessità di una concreta attenzione alla crisi in atto sul nostro territorio ed in particolare sull’isola di Lampedusa; opporsi con ogni mezzo al trasferimento dei 2000 immigrati presso il Centro di accoglienza di Mineo; richiedere con forza e con la massima urgenza al Governo nazionale concrete misure di finanza compensativa che possano ristorare i danni sofferti dall’economia dell’isola di Lampedusa; far sentire agli abitanti dell’isola di Lampedusa e degli altri territori interessati la propria vicinanza ed pieno sostegno del governo della Regione; far valere le prerogative previste dalla Statuto della Regione siciliana che obbligano il governo nazionale a coinvolgere il Presidente della Regione, in quel caso nel rango di Ministro della Repubblica, ogni qualvolta si affrontano questioni di rilevante importanza riguardanti la nostra Regione come nel caso in specie.