Un nuovo episodio di violenza ha colpito il personale del Seus 118 ieri sera ad Avola, in provincia di Siracusa, dove un soccorritore è stato aggredito fisicamente dai familiari di una paziente. L’uomo ha subito ferite al volto e alla spalla, ricevendo una prognosi di sette giorni dopo una visita al pronto soccorso. Gli aggressori saranno denunciati.
Riccardo Castro, presidente della Seus, ha condannato duramente l’episodio, sottolineando che si tratta dell’ennesima aggressione ai danni di operatori sanitari che stanno svolgendo il proprio lavoro. In risposta a questo preoccupante fenomeno, la Seus ha pianificato l’introduzione di bodycam per il personale del 118, come misura dissuasiva contro la violenza.
Inoltre, la Seus ha collaborato con l’assessorato regionale alla Salute per chiedere alle Asp, ospedali e Policlinici di includere i soccorritori nei protocolli previsti dalle linee guida del Dasoe per prevenire violenze verbali e fisiche contro gli operatori sanitari. La Seus si costituirà parte civile nei processi contro gli aggressori e ha avviato campagne di sensibilizzazione, oltre a predisporre un servizio di sostegno psicologico per il proprio personale.