Calici di Cultura con Simone Terreni al VIVILO Wine Fest

Domenica 7 luglio al Castello di Donnafugata a Ragusa, in occasione della II Edizione del VIVILO Wine Fest, alle ore 19:30, si terrà “Il Vino: tra anima e corpo in Dante” di Simone Terreni, autore del libro “A Superar lo Inferno”, edito da Trèfoglie, e ispirato al capolavoro della letteratura italiana: la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Simone Terreni é un imprenditore digitale, ingegnere e Formatore Storyteller, scrittore, Managing Director di VoipVoice, CEO & Founder di Inside Factory. Il suo ultimo libro pubblicato è “OLYMPIA: 50+2 Storie Olimpiche” con illustrazioni di Giorgio Galimberti.
Il proprium dello scrittore é legato al coeur dell’Umanista, oggi chiamatelo pure “Coach – Formatore”: appassionato di relazioni, accompagna l’interlocutore alla riflessione, orientandolo da solo a giungere ad una possibile risposta, in questo cammino tutto umano di esperienze tra cadute e risalite, tra fallimenti e rinascite.
Il tutto proprio alla stregua di Virgilio che ha guidato Dante come un coach tra il nero degli abissi più profondi dell’inconscio, al fine di rivedere le stelle, ritrovando la parte più profonda di se stessi attraverso l’etica del limite.
In questa seconda edizione di VIVILO Wine Fest oltre alle masterclass con esperti del settore e alle degustazioni ai banchi con prestigiose cantine siciliane – Akrille Cutrera Bastianich, Casa Grazia, Cuore di Marchesa, Fede Beniamino, Feudi del Pisciotto, Feudo Arancio, Gurrieri, Horus, Maenza, Nicosia, Principi di Butera, Santa Tresa, Tenuta Bastonaca, Tenuta Valle delle Ferle, Tenute Lombardo, Terre di Giurfo, Vigna di Pettineo – sono stati inseriti eventi di grande spessore al fine di evidenziare come la cultura del vino sia un valore aggiunto nel e per il territorio.
Del resto, il mistero della vita tra grandezza e fragilità dell’uomo, tra anima e corpo, è strettamente legato al vino:
“E perché meno ammiri la parola,
guarda il calor del sole che si fa vino,
giunto a l’omor che de la vite cola”.
Purgatorio – canto XXV (vv. 76-78)