Dimenticato da tutti. A partire da chi ha il compito di “curarlo” e tenerlo praticabile per finire a chi è chiamato a vigilare su di esso. Pulizia e vigilanza sono di fondamentale importanza per un sito che si trova proprio nel territorio urbano della borgata di Donnalucata. Nessuna pulizia, nessun intervento per rimuovere la sabbia e liberare la foce del canale, nessuna azione che lasci trasparire un interesse per questa opera le cui competenze sono del Consorzio di bonifica numero 8 di Ragusa visto che il possesso è della Regione. Al Comune, però, spetta il compito del controllo sugli interventi di pulizia. Insomma di farsi interprete delle esigenze di questa parte del territorio costiero a dir poco “indecente”.
Oltre alle erbacce, ormai arse dal sole, c’è una canaletta laterale dove arrivano alla foce degli scoli di cui non si conoscono né le origini e né la qualità delle acque. Pare che siano i resti irrigui del Consorzio agro di Donnalucata o del Consorzio di bonifica 8 di Ragusa. Di certo queste acque, che raggiungono dalla zona a monte della provinciale la spiaggia del litorale di Micenci-Cava d’Aliga, vanno a creare un acquitrinio puzzolente e melmoso e che il sole solidifica fino a farlo diventare a rischio sicurezza, anche sanitaria. “Lo stato attuale del luogo non é una bella vetrina per i tanti turisti e residenti che stanno trascorrendo il periodo estivo in questa zona di villeggiatura – è l’appello-denuncia di alcuni cittadini – chiediamo che si intervenga urgentemente eliminando i rischi igienico-sanitari che vi sono nella zona. Fare raggiungere la spiaggia ai bambini è un vero azzardo”. Una signora, per raggiungere la spiaggia, è caduta e si è fratturata un braccio; un’altra cadendo si è danneggiato il ginocchio. Cosa si vuole di più. Il pericolo è reale.