Come Giovani Democratici della città di Ragusa, sentiamo di esprimere una riflessione su quanto sta accadendo in questi giorni riguardo la candidatura di Dipasquale all’interno della lista Crocetta Presidente.
In merito a ciò riteniamo che la candidatura dell’ex sindaco possa danneggiare un progetto di Rivoluzione, come quello che ha in mente Crocetta, nella città capoluogo e in altre città della provincia. La nostra perplessità nasce dal fatto che in un momento di disaffezione verso la politica, soprattutto tra i più giovani, l’accordo Dipasquale-Crocetta risulti essere agli occhi della collettività l’ennesimo inciucio politico che porta alla considerazione spicciola del “su tutti i stissi” o del “tanto poi si mettono sempre d’accordo”.
Noi a tutto questo non ci stiamo. Noi che la politica la facciamo per passione, per ideali, con la voglia di cambiare realmente le cose, riteniamo che quest’accordo messo in piedi da Crocetta sia lesivo per il centrosinistra ragusano e non.
Inoltre, registriamo una notevole difficoltà a spiegare all’elettorato, soprattutto ai più giovani (a cui siamo direttamente interessati), il perché di quest’accordo. Il perché un ex sindaco, che fino all’anno scorso era espressione del centrodestra, ora è candidato all’interno di una coalizione di centrosinistra; un ex sindaco che nelle ultime amministrative, con il suo movimento Territorio ha appoggiato candidati diversi dal centrosinistra e collocabili nel centrodestra; un ex sindaco che con il suo movimento è opposizione a Modica dove l’Amministrazione è di centrosinistra; un ex sindaco che anche fuori Ragusa, precisamente a Niscemi, ha appoggiato un candidato diverso da quello del Pd, oltretutto dicendo, nell’ambito di un comizio, che il Partito Democratico è “un partito che fa schifo” e definendo i dirigenti del Pd a tutti i livelli dei “pagliacci”.
Le coalizioni per governare una terra difficile come quella siciliana devono basarsi su programmi ben dettagliati che vedano una convergenza di idee. E anche qui ci sembra che il nostro ex sindaco sia assolutamente in contrasto con quelle che potrebbero essere le politiche di un governo di centrosinistra. È contrario al Piano paesaggistico, è a favore del Muos, ha avuto una posizione molto titubante e poco chiara per quanto riguarda il nucleare, ha permesso la distruzione della città favorendo l’abbandono del centro storico e la cementificazione del territorio. Quale condivisione di progetti ci può essere con un soggetto che qualche settimana fa dichiarava in un’intervista rilasciata a “La Sicilia” di essere dell’idea che bisogna introdurre una moneta diversa dall’euro in Sicilia (sulla falsa riga di colui che ora rinnega)? Quale condivisione di progetti ci può essere con un soggetto che prima di scegliere Crocetta, strizzava l’occhio a Micciché e Musumeci? Che era con Zamparini e prima ancora cercava Sgarbi?
Crocetta rappresentava, fino a qualche tempo fa, la persona che poteva davvero essere il motore del cambiamento per la nostra terra, che poteva finalmente puntare su un governo alternativo in tutto e per tutto al cuffarismo e al lombardismo. Che veniva percepito tra la gente come un soggetto “nuovo” (anche se fa politica da anni) perché fuori dalla logica della politica che in questo momento è avversata da tutti.
Ci dispiace che questa mossa possa confermare quello che la gente pensa, ovvero che la politica sia fatta di inciuci e compromessi: si vuol fare di tutto pur di vincere abbandonando ideali, valori e progetti.
Ci rendiamo conto che la partita alle regionali si giocherà sullo scarto di poche migliaia di voti, ma siamo pure convinti che Dipasquale non rappresenterà un valore aggiunto per il candidato Crocetta per due semplici motivi:
1) Perché coloro che voteranno Dipasquale, che sono chiaramente elettori di centrodestra, non voteranno per il candidato presidente Crocetta, adottando la prassi del voto disgiunto.
2) Perché Crocetta, purtroppo, perderà molti voti nell’elettorato di centrosinistra, che sicuramente o non voterà o voterà per un candidato più a Sinistra, ma difficilmente per il candidato presidente che ha scelto di prendere con sé una chiara espressione ed un chiaro esponente del centrodestra ragusano.
Infine pensiamo che questo fatto possa dare un cattivo esempio di politica ai giovani che per la prima volta si avvicinano alla politica a cui si dovrebbe spiegare che i loro ideali, i loro valori, i loro progetti, le loro idee contano meno rispetto al fattore vittoria e vittoria con chiunque.