Erano accusati di “caporalato” e di violazioni in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro. Una imprenditrice agricola di 48 anni e un suo collaboratore di 51 anni, entrambi difesi dall’avvocato Santino Garufi, sono stati assolti in primo grado di giudizio dal Tribunale di Ragusa, perché il fatto non sussiste. I fatti che avevano portato al rinvio a giudizio dei due, si erano verificati nel 2018.
Nel corso di un controllo alla azienda di contrada Sugherotorto a Vittoria era stata riscontrata la presenza in azienda di 10 lavoratori stranieri a cui sarebbe stata corrisposta una paga giornaliera di 35/40 euro a fronte di 8 ore di lavoro, nessuna formazione o dispositivo di sicurezza e una sorta di fabbricato dove i lavoratori, secondo l’accusa, alloggiavano e dove si consumavano anche dei pasti, privo dei requisiti igienico sanitari richiesti. Il giudice al termine del processo di primo grado, ha assolto i due perché il fatto non sussiste.