Carceri: maratona oratoria a Ragusa, “Fermare i suicidi”

Quarantaquattro suicidi in carcere in Italia, dall’inizio dell’anno; un tema drammatico sul quale anche la Camera penale degli Iblei ha posto attenzione. “Non c’è più tempo!!! Fermare i suicidi in carcere” è la cornice entro la quale si svilupperà la “maratona oratoria” indetta dall’Unione delle Camere Penali e in programma oggi anche a Ragusa, in piazza San Giovanni, dalle 17 alle 20. Nel presentare l’iniziativa, il presidente della Camera penale degli Iblei, l’avvocato Nunzio Citrella, ricorda che “c’è un grido di aiuto che viene dalle carceri italiane, un grido soffocato dalle bombolette di gas, dai lacci stretti al collo dei detenuti, un grido nascosto da muri talmente alti e controllati da consentire a chi vi passa accanto di pensare ad altro, di non cercare di guardarvi oltre.

Non basta più la “muta osservazione”

Come per le condanne a morte descritte nella Bibbia, anche noi moderni destiniamo all’esecuzione penale luoghi che sono “fuori dalle mura” ideali della Città”. Il carcere quindi “crea due mondi destinati ad ignorarsi reciprocamente, rende impossibile per chi è fuori immaginarsi dentro e immaginarsi fuori per chi è dentro”. Di qui, l’appello all’umanità che “ci sospinge a guardare oltre le siepi, a porre i nostri sensi dentro quella cinta muraria, a sentire l’odore delle celle sovraffollate, lo sgretolarsi tra le dita di vecchi e logori intonaci, la luce filtrata da sbarre, il rumore assordante di porte di ferro che si chiudono violente alle spalle”.

Non basta più una “muta osservazione” sostiene Citrella; “bisogna fare qualcosa, bisogna farlo subito, bisogna farlo insieme. Insieme perché, se l’interesse verso i detenuti deriva dal senso di umanità, il disinteresse non può che essere disumano”. Alla maratona sono stati invitati alla partecipazione, avvocati, polizia penitenziaria, pubblici ministeri, giudici, politici, uffici giudiziari, clero, mondo dell’associazionismo che si alterneranno nel corso della maratona oratoria.

Fonte: Agi

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