Dopo le notizie diffuse dalla stampa nei giorni scorsi sull’indagine della Guardia di Finanza in merito alla gestione dell’ex Mercato di corso Umberto e del Centro Sportivo “Brancati”, i Popolari di Italia Domani non per desiderio di ribalta ma solo al fine di informare correttamente i cittadini, tengono a precisare che la vicenda è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica esclusivamente dal PID attraverso un percorso inteso a eliminare eventuali sprechi di risorse finanziarie pubbliche, a partire dal controllo su tutte le convenzioni in atto tra il Comune e organismi di gestione a vario titolo, iniziato con interpellanze e interrogazioni consiliari presentate già dal 4 luglio 2011.
Successivamente non ritenendo soddisfacente e trasparente la risposta all’interpellanza del sindaco Rustico nel consiglio comunale del 2 agosto 2011, il Pid ha ulteriormente approfondito la vicenda presentando una seconda interpellanza il 30 agosto 2011 in cui si richiedevano chiarimenti ulteriori e più dettagliati sugli adempimenti delle convenzioni con cui il Comune ha affidato a privati la gestione di immobili comunali. Questa interpellanza però è stata illegalmente censurata dal Presidente del Consiglio Oddo, con l’elogio del sindaco Rustico, che non l’ha inserita all’ordine del giorno della riunione consiliare del 27 ottobre 2011.
Se la maggioranza ha artatamente ignorato la richiesta legittima del Pid di affrontare nel civico consesso la vicenda, il Partito Democratico invece solo successivamente ha presentato una interrogazione il 10 Agosto 2011, puntualmente smontata dal sindaco per iscritto alla quale non è seguito nessun altro intervento politico. Piuttosto, ci è dispiaciuto constatare come mai i rappresentanti del Pd, durante il consiglio comunale del 27 ottobre 2011, in cui l’agibilità democratica del consiglio comunale è stata seriamente messa in discussione, non hanno nemmeno professato parola e sono rimasti in religioso silenzio?
“Come partito – dichiara il segretario Pisana – abbiamo voluto chiarire il nostro intervento nella vicenda non per avere attenzione mediatica ma al solo scopo di far conoscere alla città l’impegno assunto con forza e determinazione per rendere trasparente alla collettività meccanismi e passaggi con cui un bene pubblico diventa privato”.