Nelle province di Ragusa e Siracusa è concentrato il 95 per cento della produzione nazionale di carrube. Produzione che colloca l’Italia, con le sue 35mila tonnellate di media annua (fonte Ismea), al secondo posto dopo il Marocco. Secondo posto che si gioca assieme al Portogallo. Oggi si guarda con interesse all’uso delle carrube come surrogato del cacao. Operazione già sperimentata in alcuni paesi dell’Africa occidentale come il Ghana e la Costa d’Avorio dove, per le difficoltà civili ed economiche proprie di questi paesi, i prezzi del cacao sono volati ad oltre 10.000 dollari a tonnellata.
C’è tanta attesa per questa ipotesi di trasformazione del prodotto. Ciò in ragione del fatto che, nel 2023, si è registrata una riduzione nella richiesta da parte delle aziende del food, che hanno ripiegato verso sostitutivi del cacao e addensanti più economici, come il guar. Da qui l’apertura di nuovi orizzonti. Non solo produzione di mangimi e petfood ma anche uso alimentare umano (uno di questi principalmente quello per celiaci) in considerazione della crescente richiesta di prodotti clean label in riga alla tendenza che prevede l’etichettatura dei prodotti con indicazione precisa per composizione e metodo di produzione.
Non contiene caffeina, è povera di grassi e non contiene colesterolo cosa che invece solitamente è presente nella preparazione della cioccolata. E’ ricca di sali minerali come ferro, magnesio, potassio e calcio. Semplice la sostituzione del cacao con la farina di carrube: nella preparazione basta aggiungerla nella stessa quantità al posto del cacao. Da tenere in conto che il sapore della farina di carrube è più dolce ed ha la capacità di dare una consistenza cremosa come il cacao. Si presta ad essere un ottimo addensante naturale nella preparazione di creme, marmellate, salse e altri condimenti ed è utilizzata nelle ricette di biscotti e torte ed in ricette più saporite e salate come riso, tagliatelle, impasti per il pane e la pasta fresca. Può essere utilizzata anche per le bevande, può essere mescolata al latte e miele oppure abbinata con i latti vegetali di riso, soia o avena. Non ultimo può sostituire anche lo zucchero.