A seguito delle novità introdotte dal “decreto del fare” possono derivare una serie di benefici per i cittadini che, a seguito della grave crisi economica, si trovano in difficoltà nel far fronte alle richieste di pagamento delle società concessionarie di riscossione tributi.
La legge (n. 98 del 9 agosto 2013) di conversione del c.d. “Decreto del fare”, ha previsto:
1) la possibilità per il contribuente di chiedere la dilazione del pagamento dei debiti tributari in 120 rate mensili, cioè 10 anni, anziché IN MASSIMO 72 RATE COME IN PASSATO, qualora ricorra una grave situazione di difficoltà; il cittadino deve provare che ricorrano congiuntamente, l’impossibilità di eseguire il pagamento del credito tributario secondo un piano di rateizzazione ordinario(72 rate) ma anche che comunque la situazione economica non è così grave da pregiudicare il pagamento in 120 rate
2) la decadenza dal piano di rateizzazione dopo che non siano state pagate 8 rate (e non 2 rate come avveniva in passato) anche non consecutive;
3) il divieto di espropriazione dell’unico immobile di proprietà del debitore adibito a casa di abitazione dello stesso. Il concessionario della riscossione dunque non potrà dare corso alla espropriazione immobiliare del debitore qualora l’immobile: costituisca l’unico immobile di proprietà del debitore; sia adibito ad uso abitativo; costituisca la residenza anagrafica del debitore.
“Esprimiamo soddisfazione per questa normativa che cerca di venire incontro ai cittadini in difficoltà e confermiamo il nostro supporto con la consulenza tributaria presso lo sportello Confconsumatori di Ragusa, “- avv. Samantha Nicosia – resp. Prov.le Confconsumatori