Negli ultimi anni la città di Ragusa e il suo territorio si sono affermate come uno dei bacini di talento più importanti dello sport italiano. Proprio dal capoluogo siciliano arrivano i tre campioni di cui parleremo oggi: Damiano Caruso, ciclista professionista oggi nelle file della Bahrain – McLaren, Giovanna Dimartino, stella del poker sportivo tricolore e Giorgio Avola, campione olimpico nel fioretto a squadre a Londra 2012. E questo è il percorso che li ha portati in vetta allo sport internazionale.
Classe 1987 e professionista dal 2009, Damiano Caruso è nato a Ragusa e negli anni si è affermato come uno dei corridori di maggior esperienza e affidabilità a livello internazionale. Fin dai dilettanti si capisce che il talento è di primissimo livello. Sarà infatti la vittoria nel campionato italiano Under 23 in linea a dargli la spinta necessaria per passare tra i “grandi”. Entrato nel gruppo dei migliori, Caruso impiegherà soltanto poche stagioni per prendere le misure agli avversari e iniziare a collezionare piazzamenti di prestigio nei grandi giri a tappe, il terreno ideale per le sue doti di passista-scalatore estremamente resistente e tenace. Basti pensare che in bacheca ci sono due top ten nella Vuelta e nel Giro d’Italia e due top 20 nei Tour del 2017 e 2018.
Unico rammarico, in una carriera fin qui scintillante, la quasi assenza di successi individuali. Al momento di scrivere l’unica vittoria di tappa è quella del 2013, arrivata nella quinta frazione della settimana internazionale Coppi e Bartali.
Nonostante viva a Pachino, Giovanna Dimartino ha iniziato la sua scalata alle vette del poker sportivo nazionale proprio nella città di Ragusa, come raccontato in una recente intervista. Nickname “Flamigio”, la siciliana conosce il Texas Hold’em nel 2009, anno in cui crea il proprio account e inizia a giocare online. I risultati, grazie a uno stile di gioco molto aggressivo, arrivano quasi subito. Ma bisogna aspettare il 2018 per trasformare i piazzamenti in vittorie. Le prime due arriveranno a gennaio, rispettivamente nel “The Big 10” e nel “The Big 15” di PokerStars. Qualche mese dopo ecco anche il trionfo nel Sunday Special della Casa della Picca Rossa, uno degli appuntamenti più ambiti tra i grinder online.
Una vittoria nata proprio a Ragusa. Dimartino era in città per partecipare a un torneo live quando decise di iscriversi al Sunday Special nelle pause tra una giornata di gioco e l’altra. Mai decisione fu più azzeccata.
A pochi chilometri dal capoluogo, a Modica, è invece nato Giorgio Avola, uno degli atleti più medagliati della storia della scherma italiana. Classe 1989, Avola muove i primi passi in pedana con la Conad Scherma Modica agli ordini del maestro Eugenio Migliore, bravo a capire immediatamente che l’arma giusta per lui sarebbe stata il fioretto. E con il fioretto in mano il ragusano inizia subito a conquistare titoli e piazzamenti. Prima a livello giovanile (piazzamenti tra i primi dieci in Coppa del Mondo, oro a squadre nei Mondiali Under 20 di Belfast 2009, titoli italiani in serie) e poi a livello assoluto.
Ed è proprio sfidando i più forti che “il conte di Modica” (soprannome che mischia la sua eleganza in pedana con la città natale) da il meglio di sé: in dieci anni di carriera metterà insieme la bellezza di una medaglia di bronzo individuale e quattro medaglie d’oro a squadre ai Campionati Mondiali, un oro, tre bronzi individuali e tre ori a squadre ai Campionati Europei Assoluti e l’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2013. Il successo più bello, però, è quello del 2012, anno in cui Avola e i suoi compagni conquistano l’oro olimpico di Londra nel concorso a squadre.
Personaggio dalla spiccata intelligenza e ricco di interessi anche fuori dalle palestre, Avola ha un’altra grande passione oltre a quella per la scherma. È infatti un chitarrista di ottimo livello (vedere il suo profilo ufficiale Instagram per credere) e ha due idoli assoluti: Jimi Hendrix e Eric Clapton.