Care Democratiche e cari Democratici,
i sottoscritti Germano Caggia, Eugenio Cassarino, Pippo Iabichella, Emanuele Catalano, Francesco
Gurrieri, Valentino Calvaruso, Saro Dezio, Gino Bucchieri, Angelo Barone, del Partito Democratico
di Vittoria, esprimono stupore e dispiacere in merito alla polemica scaturita dalla decisione del
neoeletto consigliere comunale Giuseppe Nicastro di aderire al Gruppo consiliare del Pd.
Stupore perché dopo non essere riusciti a raggiungere il ballottaggio, con la sonora sconfitta come
quella che il Pd di Vittoria ha subito in queste elezioni, mai avremmo immaginato che qualcuno
potesse avere voglia di salire sullo scranno del giudice o di rilasciare patenti di idoneità per
l’ingresso nel Partito Democratico. Ci saremmo aspettati, piuttosto, una sincera ammissione di colpa
riconoscendo le pecche di una gestione del partito limitata a un recinto che non offriva molte
prospettive.
Siamo dispiaciuti perché convinti che proprio l’atteggiamento avuto in questi ultimi giorni nei
confronti di Nicastro è lo stesso che ha portato il Pd ad assottigliarsi negli anni dal’11,64 delle
precedenti amministrative fino a raggiungere quel nient’altro invidiabile 8,10% per un partito che ha
amministrato la città per dieci anni, che guida la Regione e che governa la Nazione.
Noi, invece, vogliamo lavorare a Vittoria per un Partito Democratico diverso rispetto a quello che
abbiamo visto fino ad oggi: vogliamo spenderci perché nella nostra città ci sia un Pd capace di
aggregare e non dividere, che abbia le porte aperte a chiunque si dichiari disponibile a lavorare
insieme a noi, che non guarda al passato politico delle persone ma solo a cosa si può fare di buono
per il futuro della città.
Vorremmo un partito che sia in grado di fare autocritica quando è necessario e di assumersi le
proprie responsabilità difronte alle sconfitte e agli errori, senza cercare capri espiatori o alibi di
sorta.
Vorremmo che il Pd vittoriese rispecchiasse le indicazioni del segretario Matteo Renzi, per un
partito plurale e inclusivo capace di raccogliere in sé ogni energia utile per cambiare modo di fare
politica e competere alle elezioni per vincere. Per queste ragioni intendiamo rivolgere un invito a tutte le forze politiche e sociali della città che
intendano fare politica nel Pd perché è prerogativa del nostro partito quella di accogliere il
contributo di tutti; intendiamo dar vita a una nuova fase che non sia contraddistinta né dai litigi
interni né dalle preclusioni, ma che abbia come obiettivo quello di far crescere il partito
allargandone la base, senza dover chiedere il permesso a nessuno e in nessun modo. E vogliamo
iniziare proprio affrontando il tema del referendum sulle riforme costituzionali, organizzando
incontri e occasioni di dibattito per sostenere le ragioni del “sì”.
E’ tempo che a Vittoria il Pd avvii un percorso di rinascita, una fase costituente anche di un nuovo
circolo nel quale si respiri l’aria del cambiamento renziano, quella che a Vittoria ha avuto difficoltà
a circolare per colpa di chi, invece, ha puntato a soffocare le idee riformiste e progressiste che oggi
guidano il Paese.
Gli iscritti al Pd di Vittoria:
Germano Caggia
Eugenio Cassarino
Pippo Iabichella
Emanuele Catalano
Francesco Gurrieri
Valentino Calvaruso
Saro Dezio
Gino Bucchieri
Angelo Barone