“CASO P. SECCA”, PER AVOLA UN DURO COLPO PER IL TURISMO

Prosegue il tam tam mediatico attorno all’ormai famigerato “Caso-Punta Secca”. Adesso ad intervenire è il Segretario Generale Cgil, Giovanni Avola. Rabbia accompagnata dallo sconcerto ha destato il servizio realizzato dal TG1 e TG3 sullo stato del litorale del Comune di Santa Croce Camerina. Notizie infondate e false sono state date ai telespettatori ed è stata lesa l’immagine di una zona tra le più note della Provincia grazie al fatto che è stata location di una seria fiction televisiva ispirati alle opere di Camilleri.

Per Avola non si può parlare di spiaggia chiusa di Montalbano quando, invece, il divieto di balneazione riguarda la zona porto che è a diversi centinaia di metri e la cui agibilità è stabilita dalla Capitaneria. Così come è un azzardo affermare che l’intera area è piena di costruzioni abusive. Quella zona, come il resto delle coste dei litorali della Sicilia, è stata interessata nel corso degli anni dal fenomeno endemico dell’abusivismo, fenomeno certamente deprecabile, su cui si fanno analisi da almeno 40 anni. A proposito dell’indagine della Procura della Repubblica di Ragusa, Avola si augura di conoscere al più presto i risultati. Infatti, se ci sono responsabilità da parte di chi doveva tutelare quel pezzo di territorio è giusto che vengano fuori e che chi ha sbagliato paghi. 

A proposito del servizio televisivo, il Segretario Generale Cgil prosegue dicendo che è “un puzzle che è solo un’oscenità mediatica tesa a compromettere un pezzo della nostra area attraverso la descrizione dei luoghi ed immagini che non rispondono al vero”.

Insomma, soltanto un altro duro colpo alla nostra economia intaccando il turismo e con esso l’enorme opportunità lavorativa che ne consegue.

“Sicuramente- dice Avola- la temperatura di questo fine agosto ha fatto la sua parte, ma ancora una volta pagano il territorio, le imprese turistiche, i lavoratori”. Avola, poi, si unisce al coro di solidarietà nei confronti del Sindaco Iurato, “che strenuamente sta difendendo i gioielli naturali del suo territorio comunale”.