Cavalcata San Giuseppe: al cavallo Euro tre premi

di Pinella Drago – E’ la prima volta, a memoria della festa, che un cavallo abbia ricevuto tre riconoscimenti. Ad “Euro”, un cavallo da tiro di 12 anni della famiglia di Massimo Padua con addosso delle bisacce datate 1939 ed un filare del 2007, sono andati il premio “Città di Scicli” rappresentato da una scultura di Carmelo Candiano itinerante di anno in anno fra le famiglie che si aggiudicano il primo posto, il premio “Patriarca” ed il premio “Armando Di Benedetto”. L’altro premio in palio, il premio Eleganza è andato al cavallo del gruppo “Balatelle”. Il premio Alfieri è andato alla famiglia Di Rosa ed il premio Testiera è andato al gruppo La Torre. Gran bella festa l’edizione 2025 della Cavalcata di San Giuseppe, organizzata su incarico della Parrocchia omonima all’associazione “Quattro Petali”, presidente Uccio Brancati. Un’edizione all’insegna della gioia e del sereno rapporto, senza “mugugni” sui premi come un tempo accadeva. Migliaia le persone venute a Scicli per l’appuntamento religioso-folkloristico che rievoca la Fuga in Egitto della Sacra Famiglia.

La città nella serata di sabato e nel pomeriggio è stata attraversata da cavalli e cavalieri. Una trentina i cavalli addobbati da mantelli di violaciocche ( u balucu) sui temi religiosi legati alla vita di Gesù, di Maria e di San Giuseppe. Tutti belli, variopinti, apprezzati dalle persone a bordo strada.

Il gruppo “San Giuvannulo” ha presentato una bardatura altamente
iconografica disegnata dall’artista Ernesto Assenza: cinque distinte scene narranti gli eventi che hanno segnato le prime pagine del Vangelo e la venuta del figlio dell’Uomo. Alcuni elementi architettonici, come archi, colonne e balaustre, hanno incorniciato le immagini rendendole simili agli affreschi di una chiesa. Il manto è stato realizzato con violaciocche dai colori viola, bianco, rosa, giallo, lilla, rosso rubino, rosso chiaro, blue, pesco, rosa chiaro. Sul lato destro del manto, considerandone una visione frontale, due scene raffiguranti i momenti prima della nascita del Cristo: dall’annunciazione alla maternità di Maria. Sul lato sinistro due scene di vita quotidiana, mentre sul retro protagonista la Sacra Famiglia che, in un atteggiamento di fuga, sembrava fuoriuscire dal manto. Ad illuminare il cammino due putti con in mano una candela posizionati sulla balaustra laterale all’immagine. Nel pettorale, incastonata in un’edicola sacra, l’immagine simbolo della festa di S.Giuseppe: il Patriarca con in braccio il Bambinello. La testiera, composta da elementi esterni ed interni di una chiesa e slanciata verso l’alto, ha ricordato la trascendenza del divino. La scelta di incorniciare l’intera bardatura con una balaustra è stato un “affaccio” al presente. Conclusa l’edizione 2025 si avvia il lavoro per la nuova edizione. Tante le attese, tanto l’impegno e tante le idee già sul campo per consolidare il successo di una manifestazione iscritta nel Rei, il registro regionale dei beni immateriali.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it