CELEBRATA A RAGUSA LA GIORNATA DELL’ARTIGIANATO E DELLE PMI

Promossa dalla Cna provinciale, con il contributo della Camera di commercio, della Provincia regionale di Ragusa, della Banca Agricola Popolare di Ragusa e del Consorzio Unifidi Imprese Sicilia, si è svolta sabato sera la nona edizione della “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa”, evento che è riuscito ad evidenziare l’organicità di un apparato produttivo che, nonostante i grossi disagi determinati dalla crisi globale, riesce ancora a resistere, con performance di tutto rispetto.

Un momento di confronto per i rappresentanti delle piccole e medie imprese operanti sul territorio ibleo e una occasione per fare il punto sul mondo dell’economia locale, esaminando la serie di criticità di un territorio che fonda sulla presenza delle piccole e medie imprese la maggior parte del proprio sviluppo.

Presenza illustre quella del presidente nazionale di Cna, Ivan Malavasi, il quale ha affrontato nel suo intervento temi di rilevanza nazionale, senza tralasciare una lucida riflessione sulle problematiche del Mezzogiorno, in particolar modo quelle della provincia di Ragusa.

La particolare situazione italiana e l’apprezzamento per il nuovo governo Monti, frutto “di quel capolavoro politico opera del Presidente Giorgio Napolitano”, rappresentano per Malavasi il punto di svolta per l’Italia, “l’ultima possibilità per un sussulto d’orgoglio della nazione, da troppi anni a crescita zero”.  “Molti sono i nodi che Monti dovrà sciogliere, riforme strutturali che il paese attende da trent’anni – afferma il Presidente nazionale Cna – ci attendono sacrifici, che sapremo affrontare in nome di una strategia di equità sociale e crescita economica”.

Ad aprire i lavori il presidente Massari, il quale ha ricordato l’importanza di un territorio unito per vincere battaglie politiche e strutturali, essenziali per la rinascita economica della provincia. Massari ha ricordato le iniziative importanti che hanno visto in prima linea le principali associazioni di categoria, come gli stati generali dell’edilizia, la marcia lenta per la Rg – Ct, la battaglia per respingere un piano paesaggistico calato dall’alto che soffoca l’economica iblea.

Significativo l’intervento del sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, che non ha risparmiato critiche al precedente governo nazionale. “Assistiamo ad una svolta istituzionale – afferma Dipasquale – in cui finalmente la politica in modo trasversale torna ad occuparsi dei problemi del paese. Molta preoccupazione desta invece la situazione regionale – continua il sindaco di Ragusa – a cui guardiamo con disagio e rabbia per lo sperpero di fondi pubblici a discapito degli Enti locali”. Dipasquale sottolinea l’importanza dell’Ici sulla prima casa, tassa i cui proventi ricadono sul territorio, a favore dei Comuni, primi presidi della democrazia e dello Stato, messi fortemente a rischio dai tagli strutturali degli ultimi anni.

Lo stallo delle opere pubbliche in provincia di Ragusa il principale tema dell’intervento del Presidente della Provincia, On.le Franco Antoci, quasi uno sfogo contro le lungaggini burocratiche e la cattiva gestione regionale che ha bloccato l’iter operativo di tutte le infrastrutture che il territorio attende da troppo tempo.

Il problema dell’isolamento della provincia di Ragusa viene ripreso da Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio, il quale sottolinea come l’obiettivo da perseguire sia il continuo miglioramento della qualità della vita. In quest’ottica s’inquadra la Missione per lo sviluppo, che spinge alla coesione dell’intero territorio ragusano.

Infine la cerimonia di consegna della seconda edizione del premio “Pippo Tumino” che, quest’anno, è stato assegnato al giornalista Davide Camarrone, autore del libro “I maestri di Gibellina”, una narrazione della ricostruzione di Gibellina, dopo il terremoto, discussa con Ludovico Corrao e vista con gli occhi della gente e degli artigiani che collaborarono con i grandi artisti che a Gibellina lasciarono le loro opere. La  presentazione dell’opera  è stata affidata a Carmelo Arezzo, segretario generale della Camera di Commercio.

“Il libro di Camarrone mette in risalto la capacità dei sopravvissuti al terribile terremoto – sottolinea Arezzo – di identificarsi con i luoghi di appartenenza trovandovi un riscatto sociale. Una sfida che ha trasformato una popolazione di contadini in artigiani, braccio fattivo per la ricostruzione di un territorio che la politica aveva abbandonato. Una riflessione profonda quella di Camarone – conclude Arezzo – in cui si rispecchia l’idea di sviluppo che animava le scelte e l’opera del compianto Pippo Tumino”.

“Ero riluttante a scrivere un libro sulla controversa ricostruzione di Gibellina – spiega Davide Camarrone – evento che ho deciso di raccontare attraverso la storia della gente che vi abitava, dei maestri, i veri protagonisti di un territorio rinato grazie al lavoro e lo spirito di sacrificio. Un tributo agli artigiani, i quali fecero loro i progetti dei grandi artisti chiamati a riconfigurare la città, consegnadoli al territorio e alla storia”.

La serata, allietata dalla presenza di due giovani jazzisti di talento, Giovanni e Matteo Cutello, si è conclusa con i premi per le tesi. La “menzione speciale” per il lavoro di Concetta Roccasalva che ha ricostruito la storia della Cna di Ragusa dal 1971 a oggi. Il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, le ha consegnato una pergamena e un premio in denaro dell’ammontare di cinquecento euro.

Gabriele Palumbo, con la tesi “La gestione integrata e sostenibile dell’area costiera ragusana. Il progetto Maspi” si è aggiudicato il premio tesi di laurea voluto dalla fondazione Cesare e Doris Zipelli. Il presidente della fondazione, Carmelo Arezzo, ha consegnato la pergamena e un premio in denaro dell’ammontare di mille euro.

L’attribuzione più significativa è stata fatta per la seconda edizione del premio “Tesi di laurea” voluto dal Centro studi artigianato e piccola e media impresa. Ad aggiudicarselo, con la tesi avente per tema “I distretti produttivi in provincia di Ragusa”, la neo dottoressa Maria Giovanna Fornaro. A consegnare la pergamena e un premio in denaro dell’ammontare di 1.500 euro il prefetto di Ragusa Giovanna Stefania Cagliostro.

 

 

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