Ogni campagna elettorale, sia essa nazionale, regionale o comunale ha la sua storia. Le competizioni elettorali risentono ovviamente del contesto socio politico all’interno del quale si svolgono ed in relazione ad esso assumono diverse forme.
Quella in corso a Modica è decisamente in apparenza meno urlata e combattuta dalle precedenti ma pur tuttavia nella sostanza dei fatti è una delle più accese. Da un lato c’è il Sindaco uscente che secondo i pronostici viene dato per super favorito e dell’altro tutti gli altri candidati che cercano di incunearsi tra gli insoddisfatti e di fare breccia nel disperato tentativo di determinare il 10 giugno un nulla di fatto ed al ballottaggio dove tutto, a quel punto, verrebbe messo in discussione.
A dimenarsi nella ricerca del consenso, più degli stessi candidati a sindaco, sono i consiglieri dei vari schieramenti. In questo ambito si percepisce molto più nervosismo.
L’elevato numero di soggetti in campo eleva notevolmente i termini della sfida e spesso i candidati, anche i più navigati, iniziano a commettere grossolani errori che in una seria e sana competizione elettorale non dovrebbero mai compiere.
Stendiamo un velo pietoso sulle cene ed i luculliani pranzi elettorali organizzati al fine di conquistare simpatie e quindi consensi, ma addirittura censire le sezioni in cui i potenziali elettori votano per poi effettuare le verifiche del caso, non è di certo nè elegante né tantomeno lecito. Eppure a farlo, ci risulta, siano persino fior di imprenditori che seppur coinvolti indirettamente in questa campagna elettorale, hanno abbandonato il loro classico aplomb mostrando spesso anche molto nervosismo.
A ciò si aggiunge anche chi, facendo campagna elettorale nella zona Treppiedi dove insistono le abitazioni di edilizia popolare e residenziale, dice peste e corna dei colleghi candidati e preannuncia conseguenze negative per tutti i residenti della zona stessa in caso di mancata elezione. Episodi che trovano conferma anche in una pubblica denuncia del candidato Nino Gerratana che afferma come sia veramente vergognoso che qualcuno pur di raccattare un voto o cercare di raccattarlo, si lanci in maniera spietata contro il proprio avversario e lo faccia al punto di offendere la dignità personale .
“Dico ciò, continua Nino Gerratana, perché mi è successo personalmente di ascoltare accuse infamanti verso altri candidati, infamanti al punto che per un attimo mi sono chiesto: ma ho sentito bene? Allora faccio un appello a tutti noi candidati , me per primo , evitiamo di buttare fango verso gli altri, perché prima o poi torna in faccia e quando torna fa più male. . Rispettiamoci e rispettiamo il prossimo perché vi assicuro che dopo il 10 giugno, ci saranno eletti e non, ma tutti avremo qualcosa che non bisognerà aver perso in questi 40 giorni…la dignità”.
Una interessante lezione di stile che speriamo seguano tutti in questi ultimi giorni che saranno sempre più febbrili ed esagitati ma speriamo sempre restino liberi! Buon voto a tutti!