Solo ieri il partito democratico aveva accusato l’amministrazione comunale di avere predisposto la somma ritenuta insufficiente di trecentotrentamila euro per il recupero edilizio del centro storico di Ragusa superiore. E come ormai siamo abituati a vedere, la risposta del sindaco Nello Di Pasquale non si è fatta attendere.
– I miei avversari politici continuano a raccontare menzogne- afferma in conferenza stampa- ed io sono costretto a difendermi. Quando leggo che abbiamo affossato il centro storico, resto stupito-.
L’incremento abitativo della zona più antica della città è, secondo il primo cittadino, un fatto sotto gli occhi di tutti e verificabile presso l’ufficio anagrafe.
– Invito il mio avversario a vedere i dati che parlano chiaro in questo senso- commenta il sindaco di Ragusa- il centro storico si è svuotato negli anni ottanta e anche dopo. I piani costruttivi, che hanno fatto spopolare il centro, non appartengono alla mia amministrazione. Siamo stati gli unici a fare il piano particolareggiato e oggi ci accusano di tenerlo nascosto. Questo è un falso smentito da atti pubblici. Abbiamo continuato a lavorare sulla via Roma, in cui abbiamo voluto installare l’impianto di videosorveglianza-.
In merito agli interventi fatti sulle condotte idriche e fognarie, ritenuti non prioritari dal centro- sinistra, il primo cittadino ribadisce che, nel quartiere di Ibla, si è avuta una riduzione delle perdite al dieci per cento, cosa invece ritenuta basilare dall’amministrazione comunale per iniziare una riqualificazione seria.
Infine, il rischio di perdere l’anno prossimo i finanziamenti della legge 61/81 su Ibla. Anche su questo il sindaco si dice sereno sulla base di un accordo stipulato con il presidente della Regione nel 2008.
– Fino a quando ci sarà questo governo regionale, in base agli accordi presi con il presidente Lombardo, nel bilancio della regione non mancheranno i fondi della legge su Ibla-.