La drammatica situazione del Lago di Pergusa, un’importante riserva naturale in Sicilia, ha raggiunto livelli critici, come denunciato da Legambiente Sicilia. La combinazione di una gravissima crisi climatica e l’inerzia delle autorità locali ha portato il lago a quasi totale essiccazione, lasciando una chiazza di fango umido al suo posto.
Legambiente Sicilia ha puntato il dito contro il Governo regionale, in particolare contro l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Elena Pagana, e l’amministrazione della Riserva naturale del Lago di Pergusa, gestita dall’ente locale di Enna. La mancanza di interventi adeguati, nonostante le ripetute richieste e promesse di azioni, ha accelerato il deterioramento del lago.
Il Lago di Pergusa è una delle più importanti stazioni di sosta per centinaia di specie di uccelli migratori durante i loro viaggi dall’Africa all’Europa. La sua scomparsa rappresenta non solo una perdita ecologica ma anche un grave danno per la biodiversità della regione.
Giuseppe Maria Amato, referente per la Gestione delle risorse idriche di Legambiente SICILIA, ha evidenziato la necessità urgente di ripristinare il sistema di monitoraggio ambientale e di pulire i canali che portano acqua al lago. Nonostante alcuni interventi siano stati fatti, essi sono stati insufficienti e mal coordinati, lasciando ancora accumuli di materiale solido che ostacolano il flusso dell’acqua verso il lago.
Il presidente regionale di Legambiente, Tommaso Castronovo, ha chiesto con forza la riconvocazione del tavolo tecnico con urgenza, con l’obiettivo di elaborare una progettualità dettagliata per la ricostituzione ambientale del lago. Questo intervento dovrebbe essere tra le priorità in Europa, come previsto dalla recente “Restoration Law”.