CHE COSA SIGNIFICA VOTARE ALDE, SCELTA EUROPEA ALLE ELEZIONI DEL 25 MAGGIO SICILIA SARDEGNA

Pubblichiamo il Progetto Alde, che corrisponde a quello di Scelta Europea per le elezioni del 25 maggio, in quanto ci sembra innovative come programma e si rifà ad un’ Europa diversa, riformata e meno burocratica.

Il Programma è rivolto ai giovani e ai meno giovani, dalla parte delle nuove generazioni, del lavoro e delle donne, dei diritti dell’uomo, dell’unità e della politica dei contenuti che trasversalmente interessano tutte le persone al di fuori dell’appartenenza politica.

Il programma è concepito dalla parte dei territory,cioè in una concezione che la città, le città sono prioritarie rispetto all’Europa, le esigenze territoriali sono al primo posto. Concezione liberale, democratica alla base del programma.

“I Liberali Europei sono impegnati nel costruire un’Europa più forte, per difendere i nostri comuni interessi e valori. Vogliamo un’Europa autorevole sullo scenario mondiale. Vogliamo un’Europa che sospinga l’economia e crei lavoro.Vogliamo un’Europa più trasparente e responsabile. Un’Europa che protegga la sicurezza dei suoi cittadini e delle sue cittadine. Un’Europa di tolleranza e uguaglianza che dia forti diritti civili e delle libertà. Un’Europa basata su una democrazia genuina e sulla volontà dei cittadini e delle cittadine. Un’Europa che guidi la lotta al cambiamento climatico. Un’Europa che funzioni e lavori per noi tutti.

I Liberali vogliono un’Europa che ispiri fiducia, non paura; che promuova prosperità e unità, non divisione.

I diritti civili e la libertà sono le fondamenta di un’Europa liberale e spiega l’attrattività del modello europeo per il resto del mondo. Le libertà civili sono la base della nostra prosperità e dobbiamo difenderle quando sono in pericolo. Vogliamo un’Europa che rispetti ed incoraggi le scelte individuali e mantenga la promessa che ciascuno e ciascuna ha l’opportunità di migliorare la propria vita.

La nostra priorità è affrontare meglio le serie sfide economiche che si presentano in tutta Europa. La recessione e la disoccupazione da record, compresa quella giovanile, minacciano il prossimo futuro delle nostre comunità. Un’Europa stabile e prospera deve essere costruita su migliori scelte politiche. Crediamo in un’Europa che ti dia risposte e lavori per te.

Nella storia, i Liberali Europei hanno fortemente contribuito a rendere l’Europa più responsabile, più trasparente e più efficace.

Noi continueremo a perseguire azioni strategiche che ci portino fuori da questa crisi e che creino crescita a lungo termine. Crediamo nella competizione, nella rimozione degli ostacoli al commercio e in un’efficace regolamentazione del mercato. Continueremo a combattere il protezionismo e le interferenze del governo, laddove venga minata l’occupazione e ostacolata la prosperità a livello regionale, nazionale e dell’Unione Europea.

Creare lavoro e opportunità

La politica liberale ha provato di saper creare lavoro e migliorare le vite delle persone. Possiamo fare di più con il tuo aiuto.

Noi crediamo nel potere e nel successo del Mercato Unico Europeo, che ha creato milioni di posti di lavoro. La nostra priorità sarà completare ed espandere il mercato singolo, non ultimo nel settore dei servizi, identificare e creare le nuove opportunità per la crescita economica e l’innovazione e sostenga la competitività dell’Unione Europea.

L’eliminazione di eccessive regole nazionali come pure i controlli di frontiera e la garanzia della libertà di movimento dei lavoratori hanno aiutato le imprese ad essere più forti e più competitive. Tuttavia, molto più può e deve essere fatto per completare il mercato singolo e semplificare l’attività di impresa in Europa.

Rafforzeremo il mercato unico dell’energia, del digitale, dei servizi finanziari, dei trasporti e della sanità e faciliteremo ulteriormente la libertà di movimento dei servizi e dei lavoratori:

• Lavoreremo per un accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d’America che possa sospingere l’economia europea con oltre 100 miliardi all’anno. Ci impegneremo anche accordi di libero scambio con le altre maggiori regioni economiche.

• Le piccole e medie imprese (PMI) guidano la crescita in Europa. Faciliteremo la creazione di più posti di lavoro attravero un più facile accesso al credito, regole per i fondi di investimento più semplici per supportare imprese nuove e innovative in tutta Europa e opportunità per i giovani imprenditori.

• L’Unione Europa deve diventare l’ambiente migliore per le start-up e le aziende tecnologiche innovative.

• L’economia digitale è vitale per il lavoro. Lavoreremo per creare una economica moderna che semplifichi la vita attraverso servizi digitali e che stimoli il commercio elettronico, migliorando l’accesso all’Internet veloce, garantendo l’Internet libero, combattendo per la neutralità della rete e creando un mercato realmente unico per le telecomunicazioni, compresa la eliminazione graduale dei costi aggiuntivi per il traffico voce e dati entro il 2016 e gli ingiustificati costi per le chiamate e i messaggi oltreconfine.

• Siamo favorevoli alla creazione di un contesto finanziario e fiscale favorevole allo stabilimento di nuove imprese. Gli investimenti in Europa devono essere i benvenuti.

Crediamo che la più grave emergenza sociale ed economica che l’Europa sta ora affrontando sia la disoccupazione, specie tra i giovani. Queste elezioni europee devono riguardare le opportunità attraverso l’occupazione, l’educazione e la formazione e questa sarà la priorità assoluta per gli eletti dell’ALDE al Parlamento Europeo.

I diplomi di apprendistato e i titoli universitari devono essere liberamente riconosciuti oltre i confini nazionali. La doppia formazione, i doppi percorsi universitari e l’attività di impresa oltre confine devono essere rafforzati.

Sosteniamo il concetto di “quinta libertà”: la libertà di movimento della conoscenza – compresa una maggiore mobilità per gli studenti, gli accademici e i ricercatori – attraverso i Paesi dell’Unione, in modo da incoraggiare le invenzioni e le scoperte.

La transizione verso un modello di sviluppo sostenibile attraverso un’economia che sfrutti in maniera efficiente le risorse e utilizzi al minimo le energie fossili, con una più forte enfasi sulle fonti rinnovabili, creerà nuovi posti di lavoro e ci renderà meno dipendenti dalle fonti estere.

• Lavoreremo per un sistema di commercio delle quote di emissione che riduca le emissioni di CO2 e lo rafforzeremo per farne un volano di dinnovazione e di soluzioni energeticamente efficienti. Un mercato del carbone efficiente e ben funzionante è la chiave per ridurre l’effetto serra in maniera effettiva. Ciò comporta investimenti in una rete elettrica europea e lo sfruttamento maggiore delle fonti energetiche rinnovabili. Promuoveremo l’efficienza energetica attraverso politiche stabili e di lungo termine. È necessario che gli Stati e l’Unione Europea lavorino insieme per aumentare l’efficienza energetica, liberare dal carbone la creazione di energia, sviluppare tecnologie per l’estrazione e la conservazione del carbone, promuovere il riciclo, il riuso e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali e ridurre gradualmente i sussidi dannosi per l’ambiente, compresi quelli per la produzione di carburanti fossili e il loro consumo.

• Sosterremo il passaggio dei fondi strutturali e di coesione verso ricerca e investimenti in settori orientati al futuro, come quello delle energie rinnovabili.

Nel processo per creare questi nuovi posti di lavoro, assicureremo anche la sostenibilità ambientale ed ecologica per le future generazioni.

Stabilire nuove priorità

Dobbiamo ripensare l’intero processo di formazione del bilancio europeo. Crediamo in un più ampio approccio strategico per decidere come spendere meglio i nostri soldi. Facciamo appello per un’ampia riforma del sistema finanziario dell’Unione, sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite, in modo che nessun Paese contribuisca in maniera sproporzionata.

Le decisioni sul bilancio dovrebbero tenere in considerazione come creare nuovo lavoro, migliorare la vita delle persone e il benessere delle nostre comunità. Il bilancio deve essere orientato alla crescita. Dobbiamo concentrarci su innovezione, ricerca e sviluppo e sostenere una migliore educazione. I Liberali Europei sono impegnati nel fare un miglior uso del tuo denaro, continuando a tagliare le spese amministrative e conducendo la battaglia per la sede unica del Parlamento Europeo.

L’obiettivo originario del miglioramento della vita delle persone è stato messo in ombra dall’amministrazione finanziaria dei burocrati. I sussidi che sprecano risorse devono essere aboliti.

• Ci impegneremo per un cambio reale e sostanziale nel prossimo bilancio europeo, in modo che tu possa beneficiarne maggiormente. Il denaro europeo deve essere speso per creare posti di lavoro e non per sussidiare i guadagni.

• Vogliamo ridurre e semplificare le regole europee in modo che sia più facile applicarle per evitare sprechi ed errori.

• Gli Stati dovrebbero fornire prove che la spesa di denaro europeo non è solo condotta in modo legale, ma anche in modo da fornire un valore aggiunto.

• I fondi strutturali europei devono essere orientati alla creazione di posti di lavoro, specie per i giovani, e ad una maggiore innovazione.

• I fondi europei dvorebbero inoltre essere diretti alla ricerca, che aggiunga valore e fornisca strumenti ai ricercatori, dottorandi e Università.

• L’accesso ai fondi per migliorare la vita delle persone deve essere limitato nel tempo, con perdita del diritto se gli obiettivi non vengono raggiunti entro un determinato periodo.

• Ci impegneremo per un’economia sostenibile che rispetti l’ambiente naturale.

Come Liberali Europei siamo a favore di una riduzione graduale dei sussidi agricoli. Tuttavia, sottolineiamo anche che le regole generali che proibiscono aiuti di Stato alle industrie, alle compagnie e ai prodotti nazionali devono applicarsi anche alla Politica Agricola Comune, in modo da prevenire la rinazionalizzazione dei sussidi agricoli. Puntiamo ad una applicazione più trasparente e meno burocratica della PAC. Il denaro europeo deve essere speso per creare posti di lavoro e mantenere la sicurezza e la salute alimentare in tutti i Paesi dell’Unione.

I sussidi agricoli negli altri Paesi distorcono la concorrenza per gli agricoltori europei. Vogliamo una riduzione internazionale dei sussidi ed un’ulteriore modernizzazione della PAC, verso l’efficienza e un orientamento di mercato.

Sosteniamo una politica agricola che sia bilanciata tra i tre pilastri della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Questo aiuterà gli agricoltori a produrre di più con meno.

• Ci assicureremo che le famiglie di agricoltori e le persone che vivono in aree rurali e che preservano il paesaggio e incoraggiano un turismo ecosostenibile beneficino in modo giusto della PAC.

• Faremo passare i fondi europei da sussidi agricoli a tecnologie moderne ed ecosostenibili per mantenere la produzione di cibo e l’allevamento, aiutando allo stesso tempo le comunità locai.

• Sosteniamo gli investimenti in ricerca, tecnologie moderne e la loro traduzione in pratica in tutti i settori dell’agricoltura, della pesca e dello sviluppo rurale.

I Liberali Europei hanno condotto la riforma della politica di pesca comune, in particolare per porre fine agli scarti e per decentralizzare le decisioni.

Ristabilizzare i conti pubblici

Proprio come ci si aspetta che i cittadini e le cittadine dell’Unione facciano quadrare il bilancio familiare e vivano secondo i propri mezzi, noi dobbiamo assicurare che i conti pubblici siano in salute. Vogliamo un’Unione in cui i criteri del Patto di Stabilità siano rispettati sia dall’Unione che dagli Stati. L’unione monetaria può essere sostenibile solo se la solidarietà è unita ad una solida responsabilità fiscale.

Questa solidarietà dipende dalla disciplina fiscale che evita gli azzardi e non riduce gli incentivi economici per solidi conti pubblici.

Essere d’accordo in linera di principio, però, non basta. Continueremo nei nostri sforzi per chiedere conto a coloro che trasgrediscono le regole.

• Ci impegneremo per una rapida applicazione dell’unione bancaria nell’Eurozona, con una base legale comune per la supervisione e la risoluzione bancaria.

• Creeremo un meccanismo comune per ridurre le banche insolventi al fine di evitare costi per i contribuenti.

• Creeremo un meccanismo di controllo migliore e sanzioni più automatiche per le violazioni del Patto di Stabilità e di Crescita.

• Vogliamo che sia i Paesi dell’Euro che quelli che non adottano la moneta unica restino pienamente coinvolti nelle decisioni sui temi economici di comune interesse, dal momento che i nostri destini sono inestricabilmente legati insieme.

• Pur essendo convinti del principio della competizione fiscale, tuttavia siamo anche convinti che occorre fare di più per combattere l’elusione e l’evasione fiscale.

Più forti nel mondo, più sicuri a casa

Mentre alcuni vogliono evidenziare ed esasperare le nostre differenze, noi crediamo che i nostri comuni valori e l’unità ci consenta di difendere meglio i nostri interessi nel mondo e i diritti individuali a casa nostra. La nostra forza ci aiuterà a creare più posti di lavoro e a migliorare la vita delle persone sia in Europa che al di là dei suoi confini.

• Promuoveremo i diritti umani e la protezione dei più deboli, sia all’interno dell’Unione che al di fuori dei suoi confini.

• Per i Liberali, l’allargamento dell’Unione resta uno strumento essenziale per una politica estera e di sicurezza comune.

• Potenzieremo la cooperazione europea e rafforzeremo le politiche dell’Unione in materi di giustizia e affari interni, in particolare per combattere il crimine organizzato.

• Mentre siamo soddisfatti del nuovo Sistema Europeo Comune di Asilo, lavoreremo ulteriormente per creare percorsi legali e sicuri verso l’Unione per i richiedenti asilo attraverso i visti umanitari, al fine di eliminare il mercato per i trafficanti di esseri umani e prevenire tragiche morti nel Mediterraneo.

• Lavoreremo anche per un’Europa aperta ai talenti e alle idee che vengano da persone volenterose e in grado di contribuire alla crescita del lavoro e alla prosperità, ma saremo anche impegnati per dare attuazione ad un sistema che prevenga la migrazione irregolare.

• Ci battermo per una politica di cybersecurity comune, che migliorerà la capacità degli Stati di proteggere la nostra privacy e l’economia.

La nostra capacità di promuovere lo Stato di diritto e le libertà individuali all’estero dipende dalla nostra capacità di garantire gli stessi diritti per coloro che sono in casa nostra.

• Continueremo la lotta per la piena protezione di tutti i diritti umani e resteremo in prima fila per combattere le discriminazioni di ogni genere.

• Lavoreremo per la creazione di un meccanismo che monitori le violazioni dei diritti civili nell’Unione ed eroghi sanzioni, sulla base di criteri oggettivi, liberi da interferenze di tipo politico.

• L’Europa dovrebbe essere pioniere nel mondo in tema di protezione dei dati personali. L’accesso ai dati privati dei cittadini e delle cittadine dovrebbe essere sempre soggetto ad un appropriato processo giudiziario.

• In un mondo globalizzato, nessun Paese dell’Unione può affrontare le minacce e le sfide di oggi per proprio conto. I cittadini e le cittadine si aspettano che l’Unione e gli Stati prendano posizione insieme, agiscano insieme e giochino un ruolo effettivo negli affari mondiali.

• Il mondo sta diventano sempre più complesso e instabile. L’Europa necessiterà di avere sempre più risorse militari e di sicurezza proprie. Una migliore condivisione di queste risorse è indispensabile per impiegarle meglio. Questo permetterebbe risposte più rapide alle crisi internazionali, come i successi nella lotta alla pirateria marittima hanno mostrato

• Lavoreremo per una più stretta cooperazione tra l’Unione Europea e la NATO.

• Continueremo a sostenere riforme democratiche ed economiche nei Paesi confinanti. Democrazie più sane ai nostri confini rendono possibile un’Unione più sicura.

• Siamo fortemente favorevoli alla nuova enfasi posta sui diritti umani nella politica estera dell’Unione.

• Vogliamo aumentare l’influenza dell’Unione negli affari internazionali attraverso l’aggiunta di un seggio europeo nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e in altre organizzazioni, come anche attraverso il lavoro di squadra dei Paesi dell’Eurozona come blocco unico nel Fondo Monetario Internazionale.

• Crediamo che l’Unione debba ulteriormente rafforzare le sue capacità di protezione civile e usare la sua esperienza per garantire stabilità, il rispetto dello Stato di diritto e i principi del buon governo.

Per un’Europa efficace e trasparente

La crisi finanziaria ha fatto in modo che l’Unione indebolisse il Trattato di Lisbona. Nel corso del mandato del prossimo Parlamento Europeo, siamo a favore della convocazione di una Convenzione per dare all’Unione una direzione ancora più democratica. Aumentando la responsabilità dei politici europei, crediamo che tu possa ottenere risultati più efficaci ed effettivi.

L’Unione e le sue istituzioni hanno bisogno di maggiore trasparenza e meno burocrazia. Continueremo i nostri sforzi per semplificare le regole europee e renderle meno opprimenti.

• Sosteniamo che le decisioni debbano essere prese al livello più appropriato, che serva al meglio e in maniera più diretta i cittadini e le cittadine.

• Con il Trattato di Lisbona i Parlamenti nazionali sono stati maggiormente inclusi nella negoziazione delle politiche. Al fine di rafforzare il principio di sussidiarietà, i Liberali Europei propongono un controllo annuale, per cui il Parlamento Europeo valuterà il programma di lavoro della Commissione per assicurarsi che i principi di sussidiarietà e di proporzionalità siano rispettati.

• Vogliamo rendere la Commissione Europea più efficiente, riformando sostanzialmente i metodi di lavoro dell’organo collegiale e riducendo le deleghe.

• Siamo favorevoli alla ristrutturazione di certe parti dell’amministrazione dell’Unione, come il Comitato delle Regione, al fine di assicurare che tutti i settori contribuiscano significativamente al processo decisionale e alla gestione trasparente, omogenea ed efficiente dell’Unione. Vogliamo mantenere l’opzione di poter abolire quelle strutture che non rispettino questi criteri, come il Comitato Economico e Sociale.

• Chiediamo un controllo di tutte le agenzie europee esistenti. Quelle che non apportano un significativo valore aggiunto dovrebbero essere abolite.

• Riconosciamo che un’integrazione differenziata non pone a rischio la coerenza dell’Unione, poiché una maggiore integrazione resta aperta ad altri Paesi, lasciando loro la possibilità di aderire se lo decidessero.

• Il Parlamento Europeo deve avere un’unica sede.

• Siamo a favore del rafforzamento della natura democratica dell’Unione, con un maggior coinvolgimento del Parlamento Europeo e dei parlamenti nazionali nelle decisioni, e in maggiore trasparenza nelle negoziazioni e nelle votazioni del Consiglio.”