La notizia che il Sindaco del Comune di Ragusa abbia deciso improvvisamente di adottare dal prossimo anno la tassa di soggiorno fa nascere qualche sospetto… Per caso Dipasquale intende seguire l’esempio di Lombardo e usare i soldi della tassa di soggiorno per altre cose? Il dubbio esiste considerato che non si capisce nemmeno con chi abbia concertato le decisioni che intende adottare, seppure sperimentalmente, per il 2012. Si è parlato di una riunione di maggioranza, ma il Partito Repubblicano Italiano non è stato invitato. Forse il sindaco non ci considera più facenti parte della maggioranza che lo ha sostenuto alle elezioni? Ha forse preferito una riunione solo con chi è disponibile a dire sempre e solo sì? Eppure la proposta della tassa di soggiorno è stata lanciata proprio dal Partito Repubblicano Italiano già sette anni fa e rilanciata nella precedente Amministrazione comunale, con tra l’altro convegni di approfondimento a cui sono intervenuti importanti docenti della materia. Anche le associazioni di categoria sono insorte visto che non c’è stata concertazione e non si comprende quali iniziative promozionali, quali servizi e quali metodologie si intendono mettere in campo per incrementare il settore turistico. Entrando poi nel merito, l’ipotesi di applicare indiscriminatamente un euro ci sembra errata. La tassa di soggiorno andrebbe applicata in modo proporzionale al tipo di struttura ricettiva in cui si pernotta: non riteniamo giusto che chi soggiorna in un bed and breakfast debba pagare al pari di chi soggiorna in un albergo a cinque stelle! Il Partito Repubblicano Italiano aveva fatto in tal senso già una proposta che prevedeva diverse scale di applicazione. Dipasquale non faccia come Lombardo andando avanti senza alcun confronto!