Giancarlo Giannini sotto pressione da parte della magistratura …. Una commedia italiana? In un certo senso si, ma non c’è la regia di Lina Wertmuller e il protagonista non ha niente a che vedere con il grande attore di Mimì Metallurgico.
Il Giannini di cui parliamo è il presidente dell’ISVAP (Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni Private) e i registi di questa storia all’italiana sono Vittorio Nessi e Marco Gianoglio i due PM di Torino che stanno gestendo l’inchiesta che contesta al presidente dell’ISVAP il concorso nel falso in bilancio per la vicenda relativa alla Fondiaria-SAI di proprietà dei Ligresti e in profonda crisi finanziaria tale da rendere necessaria l’acquisizione della compagnia da parte di Unipol.
L’ISVAP per le assicurazioni, così come la CONSOB per la borsa e le società per azioni, la COVIP per i fondi pensione e la banca d’Italia per il sistema bancario, è l’autorità di vigilanza posta dal sistema a garanzia della concorrenza, della trasparenza e soprattutto a salvaguardia delle ragioni dei consumatori per evitare che una gestione finanziaria “allegra” metta a rischio i risparmi o la previdenza integrativa dei cittadini consumatori.
L’Italia così come gli altri Paesi industrializzati si è dotata di Autorità di Controllo per vigilare i gangli cruciali delle attività finanziarie, ma prima la vicenda Fioroni-Antonveneta per quanto riguarda il sistema bancario, ora la vicenda Fondiaria-SAI per quanto riguarda il sistema assicurativo hanno profondamente minato la fiducia nei confronti di questi Organismi di Vigilanza: com’è stato possibile che il secondo gruppo assicurativo d’Italia arrivi sull’orlo dell’insolvenza senza che l’organismo di vigilanza muovesse un dito?
In Italia si sa, la legge al nemico si applica per l’amico si interpreta, ma gli organismi di vigilanza dovrebbero rispondere a criteri di assoluta indipendenza e imparzialità, sono nati con queste caratteristiche nel mondo anglosassone, ma il nostro modello socio-culturale è compatibile con l’idea di imparzialità e indipendenza che costituiscono il presupposto stesso di queste Autorità? A mio avviso qualche dubbio c’è soprattutto in un momento come quello attuale in cui il livello di moralità e correttezza del nostro Paese è con tutta evidenza ai minimi storici.
E allora sorge spontaneo e venato di triste sconsolatezza il quesito classico: CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE?
Ebbene proprio la vicenda Fondiaria-SAI costituisce in questo senso un elemento di grande fiducia nel futuro: l’inchiesta della magistratura ha preso a punto di partenza la trasmissione di REPORT del 7 ottobre in cui la Gabanelli ha evidenziato gli elementi critici dei bilanci Fondiaria-SAI fin dai primi anni duemila evidenziati da un socio di minoranza e l’assoluta inerzia dell’ISVAP; ebbene 4 giorni dopo la Guardia di Finanza andava in RAI ad acquisire la documentazione e dieci giorni dopo sequestra i documenti sia nella sede dell’ISVAP sia a casa di Giannini dando avvio all’inchiesta giudiziaria.
Finalmente la società italiana dimostra di star ricostruendo al proprio interno gli anticorpi che ci permetteranno di resistere al degrado morale, alla perdita di senso del dovere e dell’onore che in questo momento scoraggiano i nostri concittadini.