Si divide il fronte dell’opposizione a Chiaramonte Gulfi. Due consiglieri di minoranza, Samuele Cultrera e Simona Riggio, lasciano il gruppo “Gaetano Iacono sindaco”. Insieme costituiranno il gruppo misto. Restano all’opposizione ma – da oggi – i loro percorsi sono differenziati rispetto a quelli del gruppo che, nelle elezioni del giugno 2022, è arrivato secondo dietro al sindaco eletto Mario Cutello.
Il gruppo, guidato dal candidato sindaco Gaetano Iacono rimarrà in consiglio con lo stesso Iacono e con Jessica Stracquadaini. Riggio e Cultrera, invece, avranno un percorso politico autonomo.
Che cosa ha determinato la rottura? Sono gli stessi consiglieri a spiegarlo. Sotto accusa i “personalismi” del gruppo che hanno lasciato, “personalismi che superano ogni logica e dove l’offesa personale sostituisce il confronto”.
I mesi appena trascorsi sono stati di grande difficoltà, sono emersi i diversi punti di vista che non hanno trovato una sintesi e un accordo. Oggi i due gruppi si dividono.
“Abbiamo tentato di dare una nostra impronta – spiegano Riggio e Cultrera – una evoluzione del gruppo che avesse potuto dare uno sguardo in avanti, ma dopo oltre un anno e mezzo non è stato possibile superare rigidità preconfezionate e pregiudizievoli. Spiace rompere ciò che si è contribuito a creare, ma il vaso è colmo e non possibile procedere in questo modo per il futuro. La politica è fatta di ascolto, di confronto, di quotidianità da vivere ogni giorno in ogni angolo del paese e non sempre dietro un post sui social o dietro continui e sterili attacchi in consiglio comunale”.
Che cosa riserva il loro futuro politico. Simona Riggio, docente e vicepreside a Caltagirone e Samuele Cultrera, che si occupa di mediazione creditizia ed è anche studente universitario, hanno le idee chiare. “Riteniamo che è tempo di ricostruire, ripartendo dalla nostra base fondamentale: la comunità. Ricominceremo a costruire sui valori dell’ascolto, del dialogo e del confronto e appendere al chiodo odio personale e pregiudizio cronico. Ci siamo presi tanto tempo per riflettere ma abbiamo tutto il tempo per rifondare le nostre radici”.
Sull’amministrazione attuale il giudizio resta critico. “Molte cose non vanno e devono ancora essere attuate. Ci sono più di tre anni per dare qualcosa a questa nostra città”.
Gaetano Iacono ha commentato in poche righe la scelta fatta dagli ormai ex “compagni di viaggio”. Augura loro “il meglio” ma- al contempo – bolla come “tradimento” la scelta effettuata dai due consiglieri e lancia un appello alla coerenza. “Quando si riceve un mandato dai cittadini, che hanno sostenuto la singola persona e soprattutto un progetto civico, bisogna essere conseguenti e rispettare la volontà del corpo elettorale. Purtroppo la politica – a tutti i livelli – ci ha abituati anche a questo: al “tradimento” del mandato e della volontà degli elettori. Ne prendiamo atto, ma ciò non scalfirà un progetto civico, politico che raccoglie storie di amicizia e comunanza, da oltre dieci anni e che sotto la bandiera della coerenza e dei valori ha presentato due candidature a sindaco e ha dato ai chiaramontani la possibilità di scegliere un’alternativa”.
Iacono, dunque, va avanti con la sua scelta e il suo stile di opposizione. Al suo fianco resta l’altra consigliera eletta, Jessica Stracquadaini. E ribadisce la sua scelta di “alternativa all’amministrazione Cutello. La nostra opposizione è stata intransigente, ma sempre costruttiva, senza attacchi alla persona, ma solamente concentrata su atti amministrativi e su scelte politiche che non condividiamo. Continueremo a percorrere la linea della coerenza perché, alla lunga, è l’unica strada che ripaga e che viene riconosciuta dai cittadini. Proseguiremo a lavorare e a essere pungolo costante all’interno del consiglio comunale per tutelare Chiaramonte. Le “luci della ribalta” effimere le lasciamo agli altri”.
E il capogruppo dell’opposizione rilancia su altri temi amministrativi, incalzando l’amministrazione. Pone il problema del trasporto scolastico che fa spendere alle famiglie 30 o 40 euro per bambino. Ma ci sono anche incertezze sulla presenza del mezzo all’orario di uscita da scuola dei bambini. Altro tema: l’aislo nido comunale, che è stato affidato allì’esterno e non è più gestito dal comune. “I costi sono elevati – spiega Iacono – circa 270 euro al mese per alunno, ma i servizi sono diminuiti rispetto ad altre realtà vicine. Fortunatamente con il bonus del Governo le famiglie vengono rimborsate delle rette ma esse comunque devono essere anticipate, addirittura a partire dal mese di ottobre anche se i bambini hanno frequentato solo per un’ora al giorno. Il servizio, prima comunale e di gradimento d della cittadinanza, è stato esternalizzato e rappresenta ancora una volta la volontà di affidare un settore chiave all’esterno, in questo caso a una cooperativa di Vittoria. Peraltro a Chiaramonte l’asilo è attivo solo al mattino, mentre nella vicina Vittoria con la stessa retta le strutture sono aperte anche al pomeriggio e il sabato”.
Gaetano Iacono punta lo sguardo anche sul servizio mensa. “Siamo arrivati a novembre e non è partita la refezione scolastica e di certo c’è soltanto l’aumento del costo per le famiglie: 60 euro al mese. Per il resto non si conoscono tempistiche e modalità”