Poesie ermetiche, difficili, mature: “Chiodi e altalene” è il nuovo libro del poeta chiaramontano Sergio D’Angelo che sarà presentato il 2 luglio a Chiaramonte Gulfi e che è stato dato alle stampe.
Si tratta della settima fatica letteraria del poeta: parte dei proventi ricavati dalla vendita del libro andranno in beneficenza.
Dopo 4 anni di lavorazione, dunque, Sergio D’Angelo regala al pubblico forse la sua opera più complessa, frutto di un intenso lavoro gestionale e di un’attenta revisione. E’ una poesia lussureggiante, quella di Sergio D’Angelo, fatta di metafore e sinestesie.
Uno scrigno segreto che si apre al pubblico con immagini che richiamano sensazioni che a loro volta vogliono raccontare il vissuto. Nel libro sono presenti temi cari al poeta: i sentimenti, la sensualità, la “piccola morte”, fatta di perdita di sensi che il poeta riesce sempre a descrivere con grande efficacia.
E’ un universo di sofferenza, un modo di scrivere dettato dall’urgenza dei sentimeni ma anche dal ricordo e dalla nostalgia. E allora la scrittura diventa cura, medicamento, balsamo per le ferite forse ancora troppo aperte.
Sono versi liquidi, vivaci, che riescono a trasportare il lettore in un mondo misterioso e segreto, in un universo fatto di passione appena appena velata da una patina di malinconia.