Attualità

Chiude a Scicli la galleria Koinè. Cenacolo di artisti ideato e voluto da Bartolo Piccione

Il progetto e il sogno d’arte, che Bartolo Piccione ha regalato alla città per ventuno anni con la galleria d’arte Koinè sita in via Francesco Mormino Penna, però continuano in rete. Era il mese di luglio del 2003 allorquando Bartolo Piccione, aprì al piano terra di un palazzo signorile con affaccio nel salotto barocco oggi sito Unesco, la galleria. Era il periodo della valorizzazione di una strada del centro storico che ha raccontato la storia della città. Lo ha fatto con le sue chiese, i suoi palazzi e soprattutto con quelle basole di pietra dura che, grazie ad un civettuolo gioco di luce, risplendono alla luce del sole ed al flebile chiarore del tramonto. Bartolo Piccione si è innamorato di questo gioco di luci, si è innamorato di un sito che a lui è sembrato idoneo per veicolare la sua passione per l’arte. Lo ha fatto con al fianco, nei primi inizi della sua attività (non di vita professionale) dedicata all’arte, Mavì Marino cui ha affidato all’epoca la direzione delle galleria. Avendo al fianco anche Viviana Greco e Mariagrazia Caruso. Con la prima personale negli spazi della Koinè si potettero ammirare i lavori di Mimmo Puzzo, l’artista sciclitano del silenzio tanto amato da tutti. Una personale che permise, a sciclitani e non, di portarsi a casa un lavoro del caro Mimmo.

La galleria Koinè, amata da Piero Guccione, è stata cenacolo, nel rispetto dell’etimo del nome, di artisti nazionali e internazionali.

Tra i primi momenti della proposta culturale di Koinè la trilogia di apertura, “Per mare, per terra, per sogni”, una collettiva artisti chiamati a esprimersi su ciascun tema, e il primo tema era un evidente omaggio a Guccione. La galleria Koinè ha identificato Scicli come città d’arte, che propone arte visiva lungo 21 anni di attività che ha visto rassegne e mostre di qualità di artisti che hanno segnato la vita culturale di questa parte di Sicilia. Guccione, Alvarez, Sarnari, Puzzo, Di Modica, Floridia, Marino, Rabbito sono gli artisti che oggi non ci sono più e che hanno esposte le loro opere nell’ambito di eventi organizzati dalla galleria di Bartolo Guccione.

Tali artisti sono stati scelti affiancati da tanti altri dell’archivio di Bartolo Piccione: Roccasalva, Iudice, Bracchitta, La Cognata, Polizzi, Candiano, Colombo, Shabani, Allegra, Watanabe, Messina, Barone, Bertrand, Gennaro, Fratantonio, Barbante, Cassibba, Caruso, Difranco, Robustelli, Pitino, solo per citare alcuni. Se la galleria Koinè chiude nel sito di via Francesco Mormino Penna non lo farà dal 1° gennaio del nuovo anno quando la sua proposta artistica continuerà sull’online con l’originalità della visione e l’irrinunciabile amore per l’arte proprie del caro Bartolo Piccione che non esce dalla scena di gallerista doc ma che continua con il nuovo, quello che oggi offre la nuova informatizzazione.