CIMITERO A MARINA DI RAGUSA, ECCO TUTTO L’ITER

“Da bambino, mio padre mi ha insegnato che prima di parlare bisogna essere certi di ciò che si dice. E per far questo occorre leggere le carte. Per poi rilasciare dichiarazioni con cognizione di causa”. Replica così il consigliere Emanuele Distefano, collaboratore del sindaco per le problematiche cimiteriali, alle accuse gratuite del segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese, in merito all’ampliamento del cimitero di Marina di Ragusa. “Il Pd – prosegue Distefano – ha fatto un autogol più grande del cimitero stesso. Questi i fatti. Sindacatura Solarino: l’ufficio redige un progetto preliminare per far inserire l’ampliamento del cimitero in questione nel Piano triennale delle opere pubbliche per un importo di 1.075.000 euro (primo errore, quindi, del Pd, non 1.365.000 euro).

E mentre il centrosinistra litigava per questioni di poltrone assessoriali, mandando di fatto a casa il sindaco Solarino, è arrivata l’Amministrazione Dipasquale che ha individuato nel sottoscritto chi doveva occuparsi delle problematiche cimiteriali. Dopo che è stata verificata l’impossibilità per gli uffici di redigere il progetto definitivo e quello esecutivo, il sindaco Dipasquale, mediante gara, ha affidato l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva ad un professionista esterno”. L’iter prosegue. “Nel 2007 – aggiunge Distefano – sulla base delle determinazioni assunte dal progettista, viene approvato dal Consiglio comunale (qualcuno del Pd dovrebbe ricordarselo, o forse no perché non hanno neppure votato l’atto) un emendamento che elevava l’importo del progetto da 1.075.000 a 1.365.000 euro, per consentire l’esproprio dei terreni previsti nel Piano regolatore per l’ampliamento del cimitero. Il 6 dicembre 2007, con determina dirigenziale n. 2796, viene approvato il progetto definitivo e, successivamente, viene contratto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.

In seguito, la ditta interessata si oppone all’esproprio per cui si è ritenuto necessario nominare un professionista agronomo che ha rideterminato l’indennità di esproprio. Da ciò si arriva alla riapprovazione del progetto definitivo avvenuta con determina dirigenziale n. 571 del 31 marzo 2011. Se Calabrese avesse avuto la pazienza di leggersi gli atti, non sarebbe andato incontro a questa topica clamorosa. Ma si sa, l’unico obiettivo del centrosinistra è quello di screditare il nostro lavoro portato avanti con impegno e lealtà. Così facendo, il centrosinistra continua a sbugiardarsi da solo”.