CINEMA E BARRIERE ARCHITETTONICHE

Ragusa non ha un teatro degno di una città di 70.000 abitanti e, dopo  le polemiche dell’anno scorso sull’ex  Cinema Marino, tutto tace e credo che ci sia stata messa definitivamente una pietra sopra.

 A Ragusa l’unica forma di teatro di cui ci è dato fruire è quello amatoriale, in locali più o meno adeguati (c’è persino un piccolo teatro ubicato in ex macelleria!). Ma anche riguardo al cinema non siamo messi bene. Negli anni sessanta nella nostra città c’erano ben quattro cinema tutti nel centro della città. Poi uno è stato chiuso, un  altro è stato trasformato in una banca, un terzo è crollato (per fortuna era vuoto) e soltanto di recente è stato ricostruito ma con altra destinazione.  Era rimasto il cinema di Viale Tenente Lena e poi abbiamo guardato con grande speranza all’apertura del Duemila (stesso gestore), che doveva essere anche un teatro ma lo è stato per qualche anno, perché le compagnie di giro hanno lamentato gravi carenze.

I due cinema sopra citati sono chiusi da anni. Abbiamo una multisala raggiungibile solo da chi si può spostare in macchina e un piccolo cinema in Via Archimede .

Nulla da eccepire sulla programmazione. Non si riesce, invece, a capire perché in questi due cinema ci sono delle pericolose barriere architettoniche,

I locali pubblici non dovrebbero essere accessibili a tutti? Invece, non dico chi ha un grave handicap, ma semplicemente un anziano che ha qualche problema di artrosi, si ritrova nell’uno e nell’altro cinema ad affrontare scale molto ripide, pericolosissime e, in particolare nella multisala, senza corrimano a cui potersi appoggiare. In poche parole, se non hai un amico efficiente a cui appoggiarti , puoi rinunziare a vedere un film al cinema. Ti devi accontentare di quello che ti dà la tv o il noleggio, insomma come se, per nutrirsi, si dovesse per forza ricorrere al cibo in scatola.

E’ bello che dopo i 65 anni il biglietto costa meno,ma le barriere architettoniche ci fanno pensare al titolo di un  film di alcuni anni fa “Non è un paese per vecchi.”, anche se gli anziani aumentano sempre di numero  e certamente sono quelli che apprezzano maggiormente il cinema e il teatro.

Laura Barone