L’ambulatorio Antibullismi dell’ASP di Ragusa, coordinato dal dott. Giuseppe Raffa, pedagogista e formatore, continua a distinguersi per le sue iniziative di prevenzione e informazione rivolte alle principali emergenze giovanili. Attivo dal 2016, l’ambulatorio ha esteso i suoi interventi non solo agli istituti scolastici e ai loro studenti, genitori e docenti, ma anche a numerosi enti locali, rappresentanti istituzionali, club service, associazioni, gruppi di volontariato e alla chiesa.
Giuseppe Raffa sottolinea l’unicità dell’esperienza dell’ambulatorio: “La nostra, da Roma in giù, è un’esperienza unica nel suo genere”. Ha elencato alcuni numeri significativi: “Sono state 55 le scuole e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado che hanno aderito alle nostre proposte d’intervento o sollecitato la nostra presenza; 15 i rappresentanti istituzionali, dei club service iblei e delle associazioni, che hanno chiesto e ottenuto i nostri interventi e la nostra professionalità. Tra questi spiccano la Questura e la Prefettura di Ragusa, oltre alla Chiesa provinciale”. Raffa ha inoltre evidenziato che “cinquemila, fra alunni e studenti, sono stati coinvolti nelle nostre iniziative di formazione, informazione e prevenzione circa le principali emergenze giovanili. Assieme a loro anche 394 adulti”.
Tra i temi trattati durante le attività dell’ambulatorio ci sono: bullismo scolastico, tecnologico e sociale; bullismo femminile e nello sport; dipendenze tecnologiche; uso corretto e consapevole dei social e delle tecnologie; violenza di genere; contrasto alle fake news; supporto genitoriale; uso responsabile dei cellulari; e promozione della non violenza. “Un lavoro certosino – dichiara Raffa – che, grazie alla passione che ci contraddistingue, ha permesso al nostro team di fornire consigli e suggerimenti utili ai ragazzi e alle loro famiglie, ai docenti e ai dirigenti delle scuole visitate. E non solo in provincia di Ragusa. Stante l’unicità della nostra struttura, infatti, con gioia ed orgoglio, siamo stati chiamati ad intervenire in scuole ed enti di altre cinque province siciliane. Un ulteriore esempio di buona sanità per la nostra ASP”.