Da quando ho dato notizia, circa 10 giorni fa, che l’europarlamentare Salvo Pogliese e tutto il gruppo Parlamentare di FI all’Ars hanno dato la loro disponibilità a vari incontri con il tessuto sociale di Modica e di tutto il comprensorio, compresi i produttori di cioccolato, si è scatenata la corsa a chi è più bello e più bravo. Ricordo solamente, senza possibilità di smentita, che il sottoscritto già nel 2007 ha vissuto la stessa situazione. Tutti parlavano dell’IGP per il nostro meraviglioso cioccolato, poi mi sono ritrovato a Palermo nell’assessorato competente da solo per spingere politicamente la convocazione della commissione regionale che avrebbe dato l’inizio dell’iter per l’IGP. In seguito ho ritirato il decreto regionale e mandato tutti gli incartamenti al Ministero di competenza a Roma e ciò sotto gli occhi del Presidente del Consorzio del Cioccolato di allora e 5 produttori. Il sottoscritto non è stato più chiamato per un’eventuale verifica politica su Roma e ho pensato che il mio compito si era compiuto ed in maniera soddisfacente ed efficace. Oggi, dopo quasi 9 anni, ci ritroviamo con lo stesso problema, anzi siamo andati indietro. Adesso è arrivato il momento, come avevo detto e scritto 10 giorni fa, di unirci tutti per il nostro unico obiettivo, nonostante pari che sussista una sorta di piccola torre di Babele. Giorni fa ho anche interloquito per via telefonica con il segretario generale della Camera di Commercio di Ragusa spiegando quali fossero le nostre intenzioni come partito sull’argomento dell’IGP. Per quello che mi riguarda sono già da diverso tempo in contatto con alcuni produttori di cioccolato per vedere come coinvolgerne il massimo numero possibile per preparare poi la relativa documentazione da spedire nell’uffici preposti al più presto. Mi auguro che Modica riesca finalmente ad avere come giusto che sia il proprio riconoscimento ufficiale sul cioccolato, visto che altre realtà anche vicino a Modica hanno avuto il loro IGP per il loro prodotto di nicchia. Quindi è arrivato il momento di correre sul serio ed evitare di produrre aria fritta.