Circo degli animali a Ragusa, D’Asta: “Dall’amministrazione una risposta debole”

“Sono rimasto perplesso dalla debolezza della risposta di questa amministrazione che tradisce, de facto, il senso della mozione. Perché parto da una semplice considerazione. E cioè che, a differenza degli artisti, gli animali non scelgono di esibirsi, non scelgono di allenarsi, non scelgono di sfidare i loro limiti naturali, né tantomeno di vivere una vita di prigionia e sottomissione. Gli animali nei circhi sono esseri piegati al volere dell’uomo. La loro volontà viene spezzata e gli animali sono così ridotti a burattini nelle mani dei domatori. Non credo che ci sia altro da aggiungere”.

Il consigliere comunale di Ragusa, Mario D’Asta, controreplica in questi termini alle considerazioni del sindaco Cassì e dell’assessore Barone sulla presenza di circhi con animali sul territorio cittadino nonostante la mozione presentata dallo stesso consigliere D’Asta, ed esitata dall’intero civico consesso, andasse in senso contrario, mozione a cui non è stato dato seguito alcuno.

“Il sindaco ci ha detto – continua D’Asta – di avere predisposto un’ordinanza che, però, ha tutti i crismi di una mossa politicamente molto timida perché, rifacendosi alle linee guida di un regolamento del 2000, e non a quello del 2006, senz’altro più restrittivo, ha adottato un atteggiamento alquanto debole che, non a caso, ha permesso la presenza di un circo con animali. Con le linee guida Cites del 2006 quello che si poteva fare era porre delle restrizioni, che, oltre a indicare dei requisiti minimi per la detenzione degli animali (misure dei recinti, ecc.), indica anche di evitare del tutto la detenzione delle seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci.

E invece no, una ordinanza debole, generalista che non rappresenta per nulla né il volere del Consiglio comunale che si era espresso in maniera netta e chiara, né il volere della città. Avrebbe fatto bene l’assessore Barone a spiegarci quale fosse la vera intenzione di questa amministrazione piuttosto di disattendere la mozione del Consiglio comunale e bollarla come “non giuridica”. Abbiamo fatto bene a sollevare la questione, a evidenziare la presenza di un circo con animali al foro Boario, quindi in una zona comunale, in assoluto dispregio al senso complessivo delle decisioni assunte dall’organismo collettivo che rappresenta democraticamente la volontà della città. Indicazioni che volevano mettere in evidenza lo spirito tutelante e tutelativo degli animali. Invece di questa debole ordinanza si poteva, ad esempio, già subito mettere in campo una modifica del regolamento per disincentivare l’arrivo dei circhi in città, proponendo, ad esempio, sin da subito l’allegato A del regolamento Anci. Anzi lancio una proposta: prendiamo il regolamento Anci e lo sostituiamo in toto con quello attuale. C’è tanto da fare per gli animali, per una città più giusta”.

“Adottare iniziative che disincentivano chiaramente la presenza dei circhi con animali – continua il consigliere D’Asta – sarebbe un segnale importante, un gesto di civiltà e rispetto nei confronti di ogni essere vivente. Esistono le strade normative che, se c’è la volontà politica, dovrebbero portarci ad adottare i provvedimenti richiesti a gran voce dalla città. Pertanto mi farò carico, ancora una volta di predisporre iniziative consiliari atte a cambiare il regolamento, ad invitare l’amministrazione comunale a darci conto e ragione delle ispezioni fatte dagli organismi preposti per controllare le condizioni degli animali (spazio, scarico degli escrementi, documenti Cites), ma anche a verificare l’eventuale abusivismo dei manifesti affissi (che potrebbero essere privi di regolare timbro perché in luoghi non consentiti) su tutto il territorio comunale, fenomeno spesso presente in queste occasioni e perpetuato dai circhi.

La prima cosa da fare, a tal riguardo, è la caccia ai manifesti abusivi. Chiedo e chiederemo, inoltre, che sia vietato il volantinaggio commerciale del circo in questione all’uscita dagli istituti scolastici. Siamo pronti sulla “questione animale”, per gli animali tutti, a fare la nostra parte, pronti a dare, come sempre, il nostro contributo per evitare che questa presenza continui ad essere gestita in maniera approssimativa”.

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