Tutto pronto per la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria al col. Vito Andrea Iannizzotto decisa dall’Amministrazione Comunale che si terrà sabato alle ore 18:00, presso la Sala Sciascia. Il Col. Vito Iannizzotto è il primo ufficiale superiore dell’Arma dei Carabinieri nato a Chiaramonte Gulfi e qui ha trascorso i primi anni di vita frequentando le scuole primarie, intraprenderà gli studi universitari ma ben presto si arruola nell’Arma dei Carabinieri operando in varie parti del territorio italiano in missioni ed impegni istituzionali qualificanti ed egregiamente svolti. Il Coll. è stato dirigente del Reparto Carabinieri per la tutela del Patrimonio, con funzioni di repressione dei reati contro il patrimonio e recupero di numerosi reperti d’arte. Si ricordi una delle più complesse operazioni di recupero di reperti d’arte come la localizzazione in California e la successiva restituzione della “Venere di Morgantina”, una delle più interessanti testimonianze di archeologia, oggi esposta ad Aidone in provincia di Enna. Da giovane in Sardegna, si distingue nella lotta al banditismo, in Sicilia sarà impegnato nella lotta alla malavita, coinvolto anche in pericolosi conflitti a fuoco con banditi. Esperienza della Toscana durerà per 18 anni, operando in reparti specializzati nella lotta al terrorismo e ai sequestri di persona. Nel 1988, col grado di maggiore, è chiamato a dirigere a Roma il reparto Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale nazionale. Dal ’92 ha operato come funzionario della DIA nel settore dell’analisi dei fenomeni mafiosi, nazionali ed internazionali. Laureato in Scienze della Sicurezza, autore di numerosi testi e saggi tecnico giuridico, pluridecorato per meriti militari e civili, è insignito, fra l’altro, delle onorificenze di Cavaliere al merito della Repubblica e di Commendatore dell’Ordine di S. Gregorio Magno. In pensione dal 2000 per limiti di età, è passato nella categoria “ausiliaria” e poi di “riserva” dell’Arma dei Carabinieri, potendosi così dedicare a tempo pieno a ricerche e studi propositivi di carattere istituzionale nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni culturali nazionali. Vive a Roma, ma ama ritornare, quando può, nella sua Chiaramonte con la quale i legami di affetto e sintonia non si sono mai attenuati. Così l’Amministrazione con questo riconoscimento vuole attestare all’uomo la sua alta levatura morale, sociale e culturale.