Hanno lanciato sassi contro la finestra al primo piano dell’edificio centrale del Comune. Due settimane dopo hanno forzato il portone di ingresso. Per firmare una scorribanda senza precedenti. Difficile pensare al solito furto. Con ladruncoli in azione per approvvigionarsi di computer e piccole attrezzature. Soprattutto perché è stato sottratto anche il portatile del sindaco e dell’avvocato dell’Ente. Furto mirato? La risposta a Digos e inquirenti. Che, per la verità, si sono immediatamente messi in azione. Perché l’episodio va necessariamente letto e valutato con particolare attenzione. Nel corso della riunione di ieri in Prefettura tra i componenti il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto Giovanna Cagliostro su sollecitazione del sindaco della città marinara Giuseppe Sulsenti, è stato intanto stabilito di considerare la città di Pozzallo come “obiettivo sensibile”. L’ordine è quello di intensificare di giorno e di notte il controllo dell’intero territorio comunale. A Pozzallo il 6 e 7 maggio si vota per le amministrative. Cinque i candidati alla carica di primo cittadino; trecentoventi gli aspiranti consiglieri comunali.
Il clima, francamente, non è dei migliori. Linguaggio aggressivo e urlante nei comizi. Con qualche insulto di troppo. Tra manifesti e volantini selvaggi è lotta continua. Nessun rispetto per la città che, i candidati, dicono di voler gestire a misura d’uomo. I brutti esempi, purtroppo, fanno scuola. Da sempre. Nel corso di un comizio rionale uno dei cinque candidati alla poltrona di sindaco pare abbia dato del delinquente al primo cittadino uscente. Notizia da prendere con il beneficio di inventario, ovviamente. In attesa di accertamenti. Certo è che il clima che si è venuto a creare all’ombra della Torre, quando mancano poco più di dodici giorni al responso delle urne, è infuocato assai. Ansia ed aggressività sono sentimenti che si trasmettono facilmente. Con effetti incontrollabili. I più cagionevoli? I giovani. Dalla personalità ancora incerta. I protagonisti della campagna elettorale, candidati in primis, farebbero bene a darsi una regolata. L’esempio deve partire da loro. Il buon esempio. Nessuno può pretendere di imporre le regole del gioco democratico, facendosene beffa. In un clima così incandescente registriamo un episodio increscioso. L’imbecille di turno ha indirizzato a mezzo posta frasi ingiuriose al consigliere comunale uscente Ninella Azzarelli. Che ha formalizzato immediata denuncia. “Non so s
e a Pozzallo – dice Azzarelli – oggi è stata scritta una pagina nera nell’ambito di queste elezioni. So per certo che è stata scritta nel mio cuore. “Traditrice” è l’unica parola della lettera che posso riportare. Le altre offendono il pudore e l’onorabilità, patrimonio prezioso e intoccabile di ogni essere umano”. I carabinieri hanno prontamente avviato le indagini per individuare lo stupido autore della missiva, dal contenuto gravemente offensivo. Azzarelli, eletta nella lista dell’MpA, conclusa la legislatura, ha preso le distanze dal Movimento per l’Autonomia, decidendo di ripresentarsi con il Partito Socialista Italiano. Oltre a darle della “traditrice” il meschino autore della lettera, “coraggiosamente” anonima, si sarebbe lasciato andare a insulti gratuiti e, a quanto pare, anche a gravi espressioni intimidatorie. All’erta le forze dell’ordine. Precise le disposizioni impartite dal comandante provinciale dei Carabinieri di Ragusa, Salvatore Gagliano, per un controllo assiduo del territorio provinciale. Puntuale il servizio predisposto da parte delle Compagnie di Vittoria e Modica. I carabinieri di Modica, agli ordini del capitano Alessandro Loddo, nella giornata di ieri hanno tratto in arresto a Scicli per furto in concorso il diciannovenne V.A. e l’albanese diciottenne A.K. Altra operazione ad Ispica ove è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria un giovane argentino di 30 anni per lesioni personali colpose.