Clima inquieto e molti interrogativi nella vita politica di Vittoria

Clima inquieto a Vittoria. Nelle stanze del comune molti nodi della vita amministrativa sono sul tappeto. Le dimissioni del vicesindaco Filippo Foresti (non confermate dal diretto interessato) sono solo la punta di un iceberg.

Altri amministratori potrebbero, da qui a breve, prendere strade diverse, vuoi per decisioni e scelte personali, vuoi per decisione del sindaco.

Nel calderone della vita amministrativa vittoriese pendono molte incognite. Su molti atti amministrativi la Regione siciliana ha svolto e concluso un’ispezione che si è conclusa quasi tre mesi fa, con addebiti pesantissimi per l’ente di Palazzo Iacono, che ora dovrà decidere se ottemperare o se fare un ricorso al Tar. Sempre a marzo, è partita una nuova ispezione con un incarico a due ispettori che dovranno accertare la congruità e la correttezza di una serie di atti e provvedimenti amministrativi. Difficilmente un ente locale si è trovato con addebiti e accertamenti così pesanti.

Resta poi irrisolto il nodo della Roma Costruzione, l’impresa che gestisce il servizio di igiene urbana. Il sindaco Aiello vorrebberevocare l’incarico alla ditta, già in campagna elettorale aveva annunciato l’intenzione di voler ritornare ad una gestione affidata ad una municipalizzata, come era con la vecchia Amiu, mandava in soffitta quasi dieci anni fa nel periodo dell’amministrazione Nicosia. Anche su questo ci sarebbero pareri contrastanti e sarebbe uno dei nodi che attanaglia questa fase della vita amministrativa.

Ieri, poi, la città si è svegliata con una serie di bollini rossi. La ditta ha deciso un giro di vite e comportamenti più severi nei confronti dei cittadini che non differenziano nel modo dovuto. Molti cittadini hanno verificato che il proprio rifiuto non era stato ritirato e sul sacchetto ha trovato un bollino rosso emblematico.

Sullo sfondo, resta la gestione del verde pubblico, forse una delle poche questioni che sono diventate di dominio pubblico, mentre altre vicende non sono note ai più. Il taglio di tantissimi alberi nelle piazze e nelle vie hanno suscitato dei commenti non lusinghieri. La gente ama gli alberi e non è bello che ne venga privata. Questi alberi purtroppo non ci sono più. E si dovrà attendere decenni perché possano essere nuovamente piantumati e possano ricrescere.

La città vive una fase di passaggio. La requisitoria del processo Exit Poll si è conclusa con la richiesta di assoluzione per l’ex sindaco Giuseppe Nicosia. Con la sentenza ormai imminente, pur se in primo grado, si metterà un punto fermo in una vicenda processuale che, da sette anni, ha fortemente condizionato la vita amministrativa della città, anche con lo scioglimento.

A distanza di 19 mesi, si attende ancora l’esito dell’inchiesta riguardante l’lezione del consiglio comunale e culminata nel sequestro delle schede utilizzate per l’elezione del presidente del consiglio comunale Alfredo Vinciguerra, poi rimosso con il voto della maggioranza prima dell’elezione della nuova presidente Concetta Fiore, tuttora in carica. E nel frattempo è stato avviato il giudizio nei confronti di otto consiglieri comunali che, secondo l’accusa, avrebbero falsamente attestato la propria compatibilità con la carica di consigliere comunale, prima dell’insediamento, avvenuto il 21 novembre 2021. Una serie di vicende, anche giudiziarie, aprono interrogativi sul futuro della vita amministrativa. Ci sono numerose questioni aperte, non ultimo quella che riguarda la rivisitazione dell’assetto degli uffici e la decisione di sdoppiare l’ufficio avvocatura, creando una seconda direzione, definita “consulenza legale”. Anche su questa vicenda sono in corso accertamenti nell’ambito dell’ispezione regionale.

Molti interrogativi, molte questioni aperte e molte cose che potrebbero accadere nelle prossime settimane. Le scelte e le decisioni che saranno assunte nelle prossime settimane e nei prossimi mesi potrebbero rappresentare un punto di svolta per il futuro della città.

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