Sorridere e giocare dentro e fuori dalle scuole per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa. E’ l’obiettivo dei ClownsSenzaEtichette Tour, che da oggi al 16 ottobre, nei centri siciliani ragusani di Vittoria, Acate e Comiso organizzerano giochi, spettacoli e una grande parata finale. L’iniziativa è promossa dal CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, in collaborazione con “ClownSenzaEtichette”.
In particolare, l’attività fa parte del progetto Hub Rurali Educativi, della durata di tre anni, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che il Ciss sta portando avanti, in sinergia con alcuni enti locali e istituti scolastici.
Per l’occasione, sei associazioni di Clown Sociali provenienti da diverse parti d’Italia si sono unite per portare in questo territorio – abitato prevalentemente da famiglie di origine straniera impegnate in lavori agricoli -, undici artisti tra giocolieri, acrobati e saltimbanchi.
Il comune di Acate, secondo le statistiche nazionali, è il secondo comune italiano che ha una maggiore incidenza di popolazione immigrata con il 34%. Nello specifico parliamo di comuni dove vivono, tra le comunità straniere, soprattutto romeni, tunisini, albanesi e marocchini.
Ad accompagnarli ci sarà anche l’Ambulaclown, un servizio dentistico originale ed itinerante pensato per tutti coloro, adulti e minori, che si incontreranno durante il tour e che lo richiederanno. Il programma ricco di eventi, coinvolge le scuole, le associazioni del terzo settore, i centri di accoglienza per richiedenti asilo e le amministrazioni presenti sul territorio verso un impegno comune per il benessere di tutta la comunità e in particolare dei minori all’insegna dell’allegria e della spensieratezza, ma anche della scoperta, dell’arte e del gioco, del rispetto dell’altro in un ambiente sano e protetto.
“Saranno cinque giorni di clownerie con giochi, laboratori e spettacoli musicali finalizzati a portare un sorriso ai bambini e alle bambine e a ricordare anche agli adulti quant’è bello poter tornare piccini assaporando un pizzico di magia e un po’ di serenità – dice Ginevra Sanguigno con una esperienza di lungo corso vicina a Patch Adams e coordinatrice del progetto -. Io ho iniziato nel 1997 lavorando con Patch Adams e nel 2000 poi abbiamo fondato la Clown One Italia. Durante la pandemia, alcuni di noi, pur rappresentando associazioni diverse, abbiamo deciso di metterci insieme con passione e grande armonia per continuare il nostro impegno artistico dedicato ai più piccoli. Il senso di quello che stiamo facendo è molto bello perché è un lavorare insieme con una unica identità, senza sigle e competizioni, come ClownSenzaEtichette in un territorio dove ci sono dei forti bisogni sociali. Con la nostra arte vogliamo dare un segno forte di rinascita della vita, dicendo a piccoli e grandi quanto sia importante avere fiducia e fare crescere sempre la speranza”.
“Ci dedichiamo a tutti i minori in un’area della Sicilia che ha una forte presenza di bambini e bambine stranieri – sottolinea Margherita Maniscalco responsabile del progetto – che hanno le famiglie impegnate nel bracciantato agricolo delle serre. In alcuni casi, ci sono situazioni di svantaggio sociale e di sfruttamento degli adulti che inevitabilmente incidono anche sull’andamento scolastico dei figli. L’iniziativa, quindi, mira naturalmente a limitare anche la dispersione e l’abbandono scolastico legato anche ai lavori minorili. Lo strumento della clownerie, che abbiamo sperimentato già nella Striscia di Gaza, riteniamo che possa essere utile per promuovere l’inclusione speciale.