COME PUO’ UNO SCOGLIO ARGINARE IL MARE?

Sarebbe troppo puerile iniziare questo commento richiamando il mio articolo di giovedì scorso, quando parlavo di un risultato a sorpresa … Anche perché onestamente il risultato ha sorpreso per primo me stesso per l’ampiezza del divario di consensi.

Che la candidatura di Cosentini fosse in grande difficoltà bastava parlare coi cittadini per rendersene conto, ma l’alleanza “a largo raggio” che attraversava dal PD alla maggior parte dei notabili del PDL lasciava presumere che comunque la partita si giocava con qualche voto di scarto ed invece … un risultato (70 a 30) che mortifica l’alleanza che sosteneva Cosentini.

Alla luce dei risultati la decisione di Cosentini di non apparentarsi con Idee per Ragusa, rivelatosi inefficace a stimolare i consiglieri “in bilico” a fare campagna elettorale,  rappresenta l’ennesimo errore clamoroso del candidato sindaco. Pensate che anche in caso di vittoria di Piccitto, se l’apparentamento con Barone fosse stato “formalizzato”, la coalizione di Cosentini compresa Idee per Ragusa avrebbe contato su 18 consiglieri su 30; con questa scelta la coalizione di Cosentini invece avrà 8 consiglieri: 10 in meno!

Un risultato assolutamente sorprendente, ma che spiegazione ha?

Giovedì scorso ho parlato dei sintomi di “inquietudine” dell’elettorato della nostra città, erano assolutamente evidenti, solo chi non ha voluto comprendere non li ha compresi, solo chi invece di guardare con serenità alla realtà ha guardato solo al posizionamento proprio o del proprio partito.

A Ragusa la città ha prima assistito all’incapacità del centrosinistra ragusano di esprimere una candidatura unitaria, poi ha visto riunificarsi dietro la candidatura di Giovanni Cosentini gli avversari di 7 anni di amministrazione (il PD) e i critici feroci degli ultimi anni (Barone, Malia, Cultrera etc.).

Praticamente i dirigenti politici di Ragusa dopo l’altolà dato dagli elettori 4 mesi fa, quando la città aveva tributando il 41 % di consensi al M5S palesando in modo plateale l’insoddisfazione nei confronti delle logiche arcaiche dei partiti, invece di aprirsi a una politica “fresca” e “comprensibile”, si è chiusa a riccio perseguendo con testardaggine autodistruttiva la logica degli egocentrismi autoreferenziali o delle alleanze impossibili costruite sulla logica della somma dei “pacchetti di voti”: il risultato è sotto gli occhi di tutti!

Ai cittadini non è sembrato vero fare “filotto” e con un sol colpo dare il benservito alla politica politicante. Anzi, l’essersi messi tutti da un lato invece che favorire la possibilità di vincere ha confermato nei cittadini la voglia di punirli tutti assieme; Giovanni Cosentini, che ha confermato ancora una volta di essere una persona seria, non si crucci del voto: non è stato contro di lui, ma contro tutto il “sistema”!

Ed in effetti secondo me è stato un voto contro! Contro il consociativismo, contro la presunzione dei “pacchetti di voti”, contro la logica del personale politico come club esclusivo (ce la giochiamo comunque tra di noi e da fuori non entra nessuno), che frena il ricambio di classe dirigente … 

Non dimentichiamo che oltre la metà degli elettori ha preferito non andare ha votare, si è ribellata al fatto di essere costretti a scegliere tra la continuità amministrativa degli ultimi 7 anni e il salto nel buio del M5S, e devo dire che condivido questo forte disappunto: Ragusa avrebbe meritato una scelta più solida e rassicurante di cui il centrosinistra (quello vero, non quello posticcio di Dipasquale) l’ha privata.

Ma guardiamo avanti. Spero che queste elezioni, che a mio avviso resteranno nella storia di Ragusa servano al rinsavimento generale della politica per rimettersi in sintonia con la città.

Federico Piccitto e i “cittadini” del M5S spero non compiano l’errore di percepire questo risultato straordinario come un consenso al movimento, sarebbe un grave errore di prospettiva, il 70% dei cittadini che li hanno votati hanno voluto “voltare pagina”, ma per quello che ho percepito non hanno chiaro cosa ci sia scritto nella  pagina successiva, starà a loro rivelarsi all’altezza del compito!