Maltrattava l’ex moglie e per questo è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Polizia di Comiso hanno dato esecuzione a una misura cautelare di divieto di avvicinamento, con l’aggiunta dell’applicazione di un braccialetto elettronico, nei confronti di un uomo di 37 anni. L’indagato è accusato di: maltrattamenti in famiglia aggravati, porto di oggetti atti ad offendere, lesioni aggravate, con particolare gravità per aver commesso tali azioni in presenza dei figli minori.
L’episodio che ha portato all’intervento delle forze dell’ordine risale a fine ottobre, quando la Polizia è stata chiamata per una lite in famiglia. La vittima, ex moglie dell’indagato, ha denunciato un lungo periodo di violenza fisica e psicologica, peggiorato dalla gelosia dell’ex marito per la sua nuova relazione sentimentale.
La donna ha raccontato episodi di minacce di morte, aggressioni fisiche, che in un caso hanno causato escoriazioni giudicate guaribili in 20 giorni, persecuzioni costanti, con l’uomo che si appostava vicino alla sua abitazione per controllare i suoi movimenti.
Questi comportamenti hanno generato un clima di terrore per la donna, il suo compagno e i figli. Durante l’indagine, gli agenti hanno ritenuto probabile che l’indagato detenesse illegalmente armi. A seguito di perquisizioni presso la sua abitazione e nei veicoli in suo possesso, sono stati trovati e sequestrati 2 accette, 1 coltello a serramanico, 1 picozza, 1 spranga in ferro.
Valutata la gravità dei fatti e il pericolo per le vittime, il Pubblico Ministero ha richiesto una misura cautelare immediata. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa ha accolto la richiesta, imponendo: il divieto di avvicinamento alle vittime e ai luoghi da esse frequentati e l’applicazione del braccialetto elettronico per garantire un controllo continuo sull’indagato.