COMITATO PROMOTORE PER LA CONVERSIONE ECOLOGICA IN SICILIA

Si riunirà il 27 novembre, alle 15 a Palazzo delle Aquile, l’Assemblea costituente del Comitato Promotore per la Conversione Ecologica della Sicilia.

Tra gli obiettivi, in vista della XXI Conferenza sul Clima, che si svolgerà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre, aprire il dibattito sulle scelte della Sicilia relative al piano energetico e al piano ambientale anch

 “Si tratta di un’iniziativa – spiega Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia – che registra un’ampia partecipazione trasversale su temi di importanza strategica per il territorio e su cui ci auguriamo che si apra un confronto nelle singole realtà territoriali. Proprio per questo motivo, non solo invitiamo i cittadini a partecipare, ma anche gli amministratori locali che potranno contribuire ad adottare politiche virtuose nei settori dell’economia a più alto impatto ambientale, dai rifiuti ai trasporti, passando per l’agricoltura, l’acqua e l’energia.

 “Durante l’assemblea a Palazzo delle Aquile,  – aggiunge Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – si darà all’iniziativa un’organizzazione stabile anche attraverso la scelta del nome, del logo e delle iniziative che si intendono intraprendere. Il Comitato Promotore avrà anche un sito Internet dedicato che diventerà un luogo di confronto sulla visione di sviluppo della Sicilia all’interno del panorama internazionale. Il nostro obiettivo è anche quello di coinvolgere la cittadinanza e, proprio per questo, ricordiamo che sul sito dell’AnciSicilia (www.anci.sicilia.it) è ancora possibile sottoscrivere l’appello.”

 “La vera novità di questa iniziativa – spiega Antonella Leto del Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua e i beni comuni  – sta nel confronto e nell’incontro tra soggetti istituzionali e associazionisti che condividono una nuova visione di sviluppo sulla conversione ecologica con l’obiettivo di avviare una collaborazione concreta sulle possibili politiche di sostenibilità ambientale. E’ importante evidenziare l’aspetto democratico e partecipativo di questo progetto che rappresenta un atto di responsabilità reciproca per mettere insieme un modello ambientale alternativo a quello attuale sicuramente disastroso”.